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COLLEZIONISMO: Vinili di black metal a peso d'oro

Venom blackmetal 1984 lp

Ore 13 di un sabato qualunque del 1995. Nel piccolo laboratorio fotografico dove svolgo il mio primo lavoro post diploma, il turno è finito ed è il giorno della paga settimanale. Salgo sul tram con 200 mila lire in tasca. Direzione San Lorenzo, direzione Disfunzioni Musicali. Il negozio più grande e fornito di Roma, sito in via degli Etruschi, ha da poco aperto una seconda sede a via dei Marruccini dedicata all'usato. Arrivato nei due negozi, mi aspettano ore di ricerca concentratissima e morbosa tra le nuove uscite appena recensite su Metal Shock e Flash, e soprattutto si rovista tra gli scaffali dell'usato, dove qualcuno ha rivenduto al negozio alcuni titoli, in vinile e cd che, di li a una decina di anni, avrebbero fatto la storia del death e black metal. 

Con gli occhi rossi e un po' di mal di testa si torna a casa con due buste piene di dischi ed il portafogli vuoto.

Quelli si che erano bei tempi. Comprare un disco era l'unico modo per scoprirlo. Spesso usavo le copertine come riferimento, sperando che un bel artwork nascondesse al suo interno la medesima bellezza in musica. Tante soddisfazioni e tante delusioni, tanti soldi ben spesi e tanti buttati via. Questi erano i rischi in quegli anni, quando o rischiavi a comprarti il disco, o tornavi a riascoltare le band più famose, quelle che potevi facilmente reperire in cassetta dagli amici. In realtà, il metal era entrato in camera mia già dalla fine degli Ottanta. Tante cassette copiate dai cd presi a noleggio, e qualche cd acquistato, quando le mie misere casse da paghetta me lo consentivano.

Ma solo sul finire dei Novanta, col raggiungimento dell'indipendenza economica la faccenda si è fatta seria.

La libreria diventava sempre più colma di dischi. Cd e vinili ovunque. Il mio paradiso prendeva forma a suon di soldi spesi, soldi che mai avevo considerato spesi male, anche quando mi azzardavo a tirar fuori 30 mila lire per un vinile di Burzum, o dei Satyricon. 

Ok, forse è il momento di arrivare al punto, e cioè quel momento in cui, con l'avvento di Ebay, mi resi conto che quelle 30 mila lire, cifra importante in quel periodo, considerando che i vinili usati si compravano a 10/12 mila lire, in realtà si sarebbero dimostrate quasi un investimento.

Mai avrei immaginato che alcuni Lp sarebbero potuti un giorno diventare, per motivi che ora diremo, delle vere e proprie gemme rare. Vinili ambitissimi a suon di rilanci nelle aste Ebay da parte di irriducibili collezionisti del metal estremo.

Se pensate che il vostro Lp degli Entombed o dei Deicide valga chissà quanto, o se pensate che la rarità di un titolo sia riconducibile soltanto ad un grande nome, in alcuni casi rimarrete molto delusi. Soprattutto se preferivate il death metal al black. Proprio così. Troppo famosi i gruppi death in quegli anni, ed allo stesso tempo, se anche le etichette discografiche erano troppo grandi, (Roadrunner, Earache, Century Media e Nuclear Blast), allora oggi potete tranquillamente continuare a mettere i vostri 33giri sul piatto, senza farvi tremare le mani. Per carità, se avete le prime stampe originali in vinile di alcuni, attenzione solo alcuni, lavori di Immolation, Suffocation, Amorphis, Sentenced, Cemetary, Grave, Tiamat, Bolt Thrower, Dissection, Gorguts, Cynic o i Death da 'Individual...' in poi, e tanti altri, la vostra collezione non avrà solo un valore affettivo. 

Partiamo quindi alla scoperta dei tesori del metal estremo con una netta divisione creatasi in modo naturale; vinile per il black metal e dischetto ottico per il death metal. In questa prima parte parleremo del vinile, nero come il genere al quale ci riferiamo.

10. Apriamo questa 'classifica' con la Osmose, che nel suo momento di maggior splendore fece uscire in tiratura limitata di 300 su 1000 copie i seguenti capolavori:

'Opus Nocturne' dei Marduk in vinile verde;
'The Sun Of Tiphareth' degli Absu in vinile blu;
'Suomi Finland Perkele' degli Impaled Nazarene in vinile marrone;
'Frost' degli Enslaved in vinile celeste;
'Battles In The North' degli Immortal in vinile bianco;
'Scarlet Evil Witching Black' dei Necromantia in vinile arancione;

Se possedete una di queste copie, sappiate che spesso l'asta su Ebay ha sfiorato i 150 euro. Non male come inizio.

   


09. Mayhem - 'De Mysteriis Dom Sathanas' - Deathlike Silence Productions (Anti-Mosh 006) 1994. 

L'epitaffio di Euronymous, come musicista e come produttore, visto che l'etichetta era quella da lui fondata. Nella prima stampa la chiesa è color fucsia, mentre nelle numerose ristampe successive è viola. Tiratura di 1000 copie ed un valore che può arrivare a 400 Euro.

 


08. Enslaved - 'Hordanes Land' - Candlelight Records (Candle001) 1993.

 

La prima pubblicazione dell'etichetta inglese, che subito dopo pubblicò anche l'esordio degli Emperor. Solo 500 copie per questo Mini Lp che vale intorno ai 450 euro.


07. Burzum - 'Aske' - Deathlike Silence Productions (Anti-Mosh 005) 1993.

Su questo Ep si potrebbero usare litri di inchiostro. Uscito per l'etichetta dell'amico Euronymous, che aveva pubblicato anche l'esordio omonimo dal titolo 'Burzum', questo è il disco che in pratica segnò il destino di entrambi. Facendo un sunto dei fatti, i profitti delle vendite di 'Aske' non finirono nelle misure pattuite nelle tasche di Vark Vikernes. E così il Conte si vendicò uccidendo Oystein Aarseth, simbolo della nascente scena black norvegese, accoltellandolo. 

Entrambi i titoli hanno una tiratura di 1000 copie, ed un valore che all'asta supera senza problemi i 650 euro. Ma attenti alle recenti copie bootleg, pubblicate da un paio d'anni e praticamente identiche all'originale. Sono difficili da riconoscere, se non per piccoli dettagli, oltre che dai segni del tempo.


06. Abbandoniamo per un attimo la prima metà dei Novanta per trasferirci in Francia, dove una piccola etichetta ultra indipendente, a cavallo del duemila pubblicava con tirature bassissime vinili di puro culto black metal, soprattutto per i collezionisti più esigenti.

Parliamo della End All Life e dei seguenti titoli: Judas Iscariot - 'Heaven In Flames' 1999. Tiratura 200 copie. Moonblood - 'Taste Our German Steel' 2000. Tiratura 100 copie. Ne esiste una versione bootleg, riconoscibile dalle rocce dell'artwork di copertina un po' spostate verso l'alto, e dalla s di "Steel" scritta in maiuscolo, anzi che minuscolo. Mutiilation - 'Vampires Of Black Imperial Blood' 1999. Tiratura 100 copie. Warloghe - 'The First Possession' 1999. Tiratura 333 copie.


05. Aggiungiamo in questo contesto, l'esordio dal titolo '666' dei tedeschi Katharsis, stampato nel 2000 dalla Sombre Records in 200 copie. A parte i finlandesi Warloghe, gli altri vinili posso raggiungere quotazioni pazzesche, tranquillamente oltre i 700 euro.


04. Satyricon - 'Dark Medieval Time' - Moonfog Prod. (Fog001) 1994.

Si torna in Norvegia con il primo meraviglioso capolavoro ad opera di Satyr e Frost. Doppio esordio per Satyr, poichè l'etichetta è la sua. Tiratura di sole 500 copie, alcune con un bel poster all'interno, grazie al quale il valore può superare gli 800 euro.


03. Darkthrone - 'Transilvanian Hunger' - Peaceville Records (Vile43) 1994.

Come mai è il quarto, l'album di Fenriz e Nocturno Culto ad essere più raro dei primi tre? La risposta è in queste quattro famigerate parole: 'Norsk Arisk Black Metal', Black Metal Norvegese Ariano. Quando il disco uscì, quasi la totalità delle copie finì nelle mani dei distributori tedeschi. Quella grossa scritta sul retro della copertina non passò inosservata, e le autorità tedesche decisero di sequestrare, ed in seguito distruggere, tutte le copie in loro possesso. Si salvarono solo quelle rimaste in Inghilterra, che la Peaceville aveva tenuto e distribuito per conto proprio. Delle 1000 copie stampate originariamente, si calcola ve ne siano in circolazione non più di 300, e la cifra scende ulteriormente se si pensa alle copie magari andate perdute successivamente. Dal punto di vista collezionistico 'Transilvanian Hunger', con la storia che si porta dietro, è rarissimo. All'asta può tranquillamente raggiungere i 1000 euro.


02. Bathory  'Bathory-Yellow Goat' - Black Mark (BMLP0666-1) 1984.

Questo disco non ha bisogno di presentazioni. Il Black Metal scandinavo parte da questo disco. Quorthon fonda i Bathory e li diffonde con la sua etichetta. Il risultato è inquietante, e il caprone giallo simboleggia tutta la potenza del male trasposto in musica come nemmeno i Venom avevano osato fare. Anche questo gioiello è stato recentemente ristampato come bootleg, facilmente smascherabile grazie all'assenza del foglio bianco della Black Mark all'interno del disco, con la maglia dei Bathory come merchandise da poter richiedere via posta, foglio che ne certifica l'autenticità. La tiratira è alta, 1000 copie. Ma sono comunque poche in proporzione alla grandezza del titolo. Se il disco è in ottime condizioni, (discorso che ovviamente vale per tutti i titoli elencati), può raggiungere e superare i 1500 euro.


01. Mayhem - 'Deathcrush' - Posercorpse Music (Frank001) 1987.

Di nuovo i Mayhem. Di nuovo Euronymous. 'Deathcrush' ha tutti gli elementi che lo rendono in assoluto il santo Graal del collezionismo Metal. Tempistica, un'etichetta discografica assurda, ed un'impensabile e stranissimo errore di copertina, durante la stampa delle 1000 copie previste. Nel 1987 i Mayhem suonano da soli in Norvegia. Non esiste una scena estrema di quel genere. Pensare ad un mix tra Venom, Bathory, Possessed e Death non basta a definire il suono di questo disco. 'Deathcrush' infetta la terra dove, non subito, crescerà poi la scena black più importante di sempre. Si sa poco della Posercorpse, e del fatto che mettano una mucca sulla label del vinile. Fatto sta che tutta l'inesperienza che accompagnava il progetto si manifestò con quel rosa fucsia che incornicia le mani tagliate e legate della foto in copertina.

Come se tutte queste cose non bastassero a renderlo così raro, ci sono anche due cartoncini all'interno, una verde e una gialla, scritte da proprio da Euronymous, che ne certificano l'autenticità. Ovviamente anche stavolta i bootleg sono dietro l'angolo. Sono tantissimi ed i "bastardi" hanno anche fotocopiato le due lettere. Massima attenzione dunque, se non si vuole incappare in un'asta fasulla. Nell'originale, il bordo nero che delimita il colore fucsia e più sottile della copia falsa. Questo piccolo dettaglio, insieme ai segni del tempo non facilmente ricreabili, potrà aiutarvi a non cadere in tranello. Sempre che siate pronti a mettere sul piatto non meno di 2000 euro.

 

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Commenti

  • Frago

    I blackster sono dei pazzi! Non me l'aspettavo un valore così alto per quel disco dei Katharsis.

  • Cosimo Salino

    buon giorno avrei una domanda da fare: ho un vinile di burzum che ha in copertina lui fotografato al suo processo il disco è un 45 giri in condizioni più che ottime comprato anni e anni dà potrei sapere il suo valore visto che non riesco a trovarlo da nessuna parte? grazie attendo la vostra risposta.

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