Inesorabili come un orologio svizzero, i giapponesi spaccano il secondo delle 21.30 (orario di inizio concerto, specificato nell’evento), ed onestamente a Roma non siamo abituati a tanta precisione negli orari di inizio degli spettacoli. Il Largo Venu...
Recensioni
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SEMARGL: Satanic Pop Metal
A parte che, se non sbagliamo, questi Semargl suonavano black metal. Non di quelli da gridare al miracolo, ma quantomeno quel briciolo di dignità l'avevano. Ora l'aver rimesso in gioco quest'ultima, perdendola totalmente in un modo così banale crediamo sia una mossa veramente insensata. Il cd è a...
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SUNSTORM: Emotional Fire
Questo terzo capitolo si potrebbe riassumere così: il primo disco era fantastico, il secondo troppo infarcito di cover, questo è una via di mezzo tra cover e filler. La voce di Turner non si discute assolutamente, al solito dona una prova straordinaria, ma a peccare qui sono i pezzi. In special m...
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UMBRA NOCTIS: Il Primo Volo
Lo scorso mese è uscito il primo full della band di Filippo Magri, cantante e proprietario della Novecento Produzioni. Il black metal della sua band è di vecchia scuola: prevalgono screaming e atmosfere pregne di una densa, ma non proprio palese influenza norvegese; ritmi serrati, ma di base comu...
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SONIC STATION: Sonic Station
Un bel disco di west coast tipico degli anni '80 con suoni e tecnica a cavallo fra quelli di allora e quelli di oggi. Si può riassumere così questo prodotto partorito dal polistrumentista svedese Alexander Kronbrink il quale mette assieme la creme dei musicisti e cantanti svedesi per far prendere...
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ULCER: Grant Us Death
Secondo album in studio per gli Ulcer, polacchi sulla carta d'identità, ma dal suono al 100% svedese. Siamo lieti che un gruppo polacco non suoni esattamente come i soliti Vader e Behemoth, ma c'è da dire che in questo caso siamo davanti ad una vera e propria "spersonalizzazione". Insomma, non si...
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KROSSFIRE: LEARNING TO FLY
I Krossfire sono bulgari e vengono dalla città di Plovdiv. Con questo 'Learning To Fly' arrivano all'esordio discografico per la Pure Steel Records dopo più di dieci anni di gavetta. A dire la verità questo album uscì già un anno fa, autoprodotto, ma oggi l'attivissima label tedesca lo ristampa p...
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LEGION OF THE DAMNED: MALEVOLENT RAPTURE
Che senso abbia riproporre il primo album con tanto di inutili remix a pochi mesi dalla nuova uscita i Legion Of The Damned ce lo dovrebbero spiegare. Noi ci limitiamo a prenderne atto. Praticamente il primo album, pari pari, senza alcuna differenza. Se ve lo siete perso è un bel lavoro di thrash...
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HUMAN TEMPLE: Halfway to Heartache
Terzo capitolo per i rockers finlandesi i quali cambiano ben poco rispetto a quanto pubblicato due anni fa con 'Murder Of Crows', e quindi seguitano imperterriti a proporre un hard rock melodico leggero che sa molto di Brother Firetribe e HEAT senza però avere la stessa qualità sia nella proposta...
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IRDORATH: Dekonstrukteur des Fleisches
Il modo in cui gli austriaci hanno confezionato questo disco rappresenta sicuramente un'arma a doppio taglio. Più che motivo di vanto e lato positivo del lavoro, il risultato finale che esce dalla masterizzazione (by Andy Classen) e tante altre cose come la grafica fanno di questo 'Dekonstrukteur...
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DELUSION SQUARED: II
Band francese attiva dal 2009, i Delusion Squared arrivano alla seconda pubblicazione che prende semplicemente il nome di 'II'. Terzetto con vocalist femminile, la band propone un prog rock pacato e rilassato dove tutto si concentra sulla buona voce di Lorraine Young accompagnata da suoni molte v...
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REVOLTING COCKS: GOT MIXXX
Si può dire che i Revolting Cocks hanno un po' rotto le scatole? Sappiamo tutti che Al Jourgensen è uno stakanovista, ma c'è una sottile linea che divide il genio tracimante dal riempire il mercato di prodotti ogni sei mesi tanto per onorare i contratti, o per far girare il nome. I Rev Co, in rea...
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SEAGULLSINSANE AND SWANS DECEASEDMININGOUT THEVOID: S/T
Già il monicker suggeriva qualcosa di altamente sperimentale. E infatti i cinque soli brani di questo disco hanno sottolineato la nostra tesi. La prima traccia rappresenta la scelta più sbagliata che si potesse fare per un'opener: un noioso doom/death estremo. Già col secondo brano sembra di asco...
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