Inesorabili come un orologio svizzero, i giapponesi spaccano il secondo delle 21.30 (orario di inizio concerto, specificato nell’evento), ed onestamente a Roma non siamo abituati a tanta precisione negli orari di inizio degli spettacoli. Il Largo Venu...
Recensioni
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SEPTICFLESH: Esoptron
Non vogliamo pensare effettivamente che i Septic Flesh non abbiano più nulla da dire, semplicemente queste ristampe per la Season Of Mist fanno tirare il fiato e soprattutto sono utili ai fan per cancellare definitivamente gli mp3 dal proprio hard disk e comperare un pezzettino di plastica chiama...
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GRANDEXIT: THE DEAD JUSTIFIES THE MEANS
Secondo album per questi GrandExit, una interessante realtà scandinava che propone una sorta di progressive metal mediato da tutto ciò che è passato negli ultimi tempi in quel di Gothemburg e giù di lì. È davvero difficile riuscire a trovare un disco prog così facile da ascoltare, eppure suonato ...
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KYLESA: Ultraviolet
Il passaggio da Prosthetic a Season of Mist non deve aver intaccato la creatività del quintetto americano che, a distanza di tre anni dal buon 'Spiral Shadow' e a quattro dall'ottimo 'Static Tensions', torna con un album sempre visionario e carico di potenza, come la loro più pura tradizione sugg...
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WACHENFELDT: Colophon
Possiamo definire questo maxi Ep d'esordio degli svedesi Wachenfeldt come un disco che viene dal nulla, visto e considerato che della band non vi è traccia né su Youtube, né su Metal Archives. Ad un primo impatto con le poche info a disposizione, però, un indizio c'è e si rivela subito indicativo...
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FULL OF HELL: Rudiments Of Mutilation
Full Of Hell, Entombed, death metal. Giusto? Sbagliatissimo. È stato un anno pieno per i Full Of Hell che ci interessano (nulla a che vedere col brano della band svedese), vari split e ora alla prova del secondo full length. Ok, 'Rudiments Of Mutilation' dura venticinque minuti. Ma vi assicuriamo...
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MIDRYASI: Black, Violet & Blue
Da subito il quartetto lombardo ci ha abituato ad una miscela assurda di stoner/doom a pesanti tinte psichedeliche. Col debutto c'era tanta carne al fuoco, ma allo stesso tempo ogni fraseggio, passaggio e stacco era lì al posto giusto sia che si parli della conclusiva suite, sia degli innumerevol...
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MUSEO ROSENBACH: BARBARICA
Un nuovo studio album del Museo Rosenbach è di per sé un evento, magari ristretto al solo ambito progressivo, ma è pur sempre un avvenimento. Come tale, le premesse sono ottimamente ripagate. ‘Barbarica’ è un concept incentrato sul rapporto uomo/natura, sull’impossibilità da parte dell’uomo di vi...
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MORTUARY DRAPE: Tolling 13 Knell
Le numerose reincarnazioni del drappo si sono sempre trovate a loro agio esprimendosi sotto l'ala protettrice di numerose label. Non è da meno la seconda ristampa su cd del terzo lavoro dei piemontesi, dopo quella su doppio vinile da parte della Iron Pegasus. Stavolta viene tirata in causa addiri...
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ECO DEL BARATRO: Azione
Azione. Movimento. Pure concitato. Sudore. Frustrazione. Poi viene naturale quel "Buongiorno al cazzo" che apre il nuovo giorno, pardon, il nuovo disco dell'Eco Del Baratro. Sensazioni destabilizzanti di malessere ordinario. Uno dovrebbe abituarsi dopo qualche tempo, invece va sempre peggio. Inso...
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JOHN GALT: Served Hot
Avete bisogno di un po' di sano hard rock & roll contraddistinto da una bella dose di aggressività da ricercarsi nel punk? Dalle lande dell'Ucraina arrivano questi quattro ragazzotti che ci sbattono in faccia tenendo fede al loro manifesto ideologico fatto di sesso, droga e roc...
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VICTIMS OF CREATION: Symmetry Of Our Plagued Existence
Dall'assolata calda e ospitale Malta proviene un sound tetro, lento e deprimente, figlio degenere degli albionici My Dying Bride di 'Symphonaire Infernues Et Sphera Empirium' ("Tree Of Iniquity"), dei Paradise Lost di 'Gothic' ("Those Left Behind"), della lentezza dei Decomposed - "Chapter XXIII"...
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ECNEPHIAS: NECROGOD
Nuovo album per i lucani Ecnephias che, abbandonate almeno in apparenza le usuali tematiche legate all'occulto, si sono avvicinati a un immaginario pre-cristiano e politeista, dal bacino mediterraneo fino alle popolazioni pre-colombiane. Musicalmente avvertiamo una leggera differenza rispetto al ...
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