ZION: ZION
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18/12/2006Zion è il nuovo progetto di Freddy Curci. E forse avere scelto un monicker diverso dal suo cognome rappresenta l'unica scelta azzeccata di un disco davvero deludente, e non soltanto sul piano della qualità delle composizioni. Probabilmente, Zion è il lavoro peggio prodotto dell'anno. Registrazioni casalinghe fanno miglior figura, e figurano come più professionali. Qui i brani, in alcuni casi, vengono sfumati nel finale a colpi di cursore fino al taglio netto dell'audio. Ma questo è il male minore di una produzione assassina che rovina anche quei 3-4 brani in grado di tenere alto il nome dell'AOR-hero canadese, autore della produzione stessa. Anche il più insignificante aspetto di contorno è totalmente sballato: la durata delle canzoni segnalata nella track-list della copia promozionale è cannato di brutto: i brani durano 1-2 minuti in più rispetto a quanto riportato. Questo per dire che Zion sembra un parto assai poco riuscito, nato male fin dalla sua progettazione. In fatto di musica, dicevo della bassa qualità. Eppure, le due tracce iniziali "All It Takes Is A Minute", e "How Much Longer Is Forever", lasciano presagire un prodotto di spessore al di là dei difetti sopra segnalati. Melodic rock/AOR di quello trascinante, avvincente, in cui lo stesso Curci si mette in evidenza con partecipazione esemplare. Poi, improvvisamente, il discorso cambia e fanno seguito brani scialbi e senza mordente, senz'anima, in cui la scrittura si fa confusa non riuscendo a dare una impronta precisa alle tracce. Fino ad un finale in cui le cosiddette sorti si risollevano in parte(bella davvero "The Devil's Dance"), non riuscendo tuttavia a cancellare l'insieme dei lati negativi che caratterizzano e condizionano il CD. Non ci siamo. Dispiace dirlo considerato lo spessore artistico di Curci, ed il suo significativo passato(Sheriff ed Alias), ma Zion rappresenta una delle maggiori delusioni dell'anno.
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