ZERO DEGREE: SURREAL WORLD
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07/04/2012E' da molto tempo che ci è balenata l'idea di istituire il premio per la miglior band derivativa, (magari lo chiamiamo "best derivative awards©" così sembra figo) per premiare lo sforzo profuso quotidianamente da tutti quegli artisti che si danno da fare per seguire pedissequamente un filone già avviato e collaudato. Questa band di crucchi avrebbe tutte le carte in regola per il podio dal momento che si è lanciata di gran carriera verso l'imitazione del death melodico della scuola Gothemburghiana, facendo man bassa degli insegnamenti dei vari Dark Tranquillity, Arch Enemy e dei più recenti This Ending. Fraseggi ripresi dagli Iron Maiden in chiave svedese, melodia, selotenga (no, questa no,) e quant'altro. Per carità, i ragazzi suonano bene, il disco è registrato egregiamente e un fan delle sonorità scandinave avrà gli occhi lucidi, però ci risulta difficile, dal canto nostro, recensire un disco praticamente privo di sorprese e con un livello così omogeneo da non avere nessun brano che "spicca". Ci limiteremo a riconoscere ed apprezzare lo sforzo e la professionalità indicandolo come imperdibile per i fan del genere.
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