WHEEL : Resident Human
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13/01/2022Suoni rarefatti, atmosfere malinconiche ed una classe compositiva a metà tra il rock ed il metal per i finlandesi Wheel. Il progetto si muove su lidi marcatamente progressive, tinte che rammentano le sonorità di Opeth e Tool, con l’aggiunta di alcuni crescendo ritmici a riportare alla mente trascorsi modern metal. Il disco è fatto di una presa di coscienza di una condizione certamente dolorosa, in cui però poi lapilli di fiducia e sferzate di adrenalina imperniano il tessuto del disco. La complessità e le dissonanze via via incontrate posso soddisfare anche i palati più raffinati, senza però finire in scolastici virtuosismi. Gli intrecci chitarra e voci e la tristezza che scivolano lungo le note di Resident Human sublimano in una serenità inattesa, pace nella quale ci immergiamo e che ci libera di un peso che non riuscivamo a sostenere. Eleganza di un artista che ha dietro sacrificio e lavoro, così tra passione ed emotività ci commuoviamo nell’ascoltare questo filo diretto tra anima dei musicisti e noi che ci imbattiamo in questo album. I Wheel non stravolgono nulla, ma grazie ad una spiccata sensibilità conquistano il cuore dell’ascoltatore, senza mai esagerare con virtuosismi, ma con un giusto equilibrio tra qualità ed emozioni.
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