WAITING 4 WYATT: WHAT ARE YOU WAITING FOR?
data
27/02/2007Piacevole pop-rock questo dei Waiting 4 Wyatt, nome curioso di una giovane band americana alle prese col proprio esordio. Autoprodotto, "What Are You Waiting For?" è un concentrato di melodie dall'impatto immediato tipico del pop da classifica, ma senza mai scadere nel ruffiano e nella faciloneria commerciale. Il disco si contraddistingue per le molte ballad, allo stesso tempo pregio e limite di un lavoro lineare e pulito che avrebbe potuto dare di più se la produzione non fosse scarna ed essenziale, e se la bella Lucy fosse più "cattiva" nei passaggi più energici. Tuttavia, l'intero CD gira intorno alla sua voce, in particolare quando i brani - la maggior parte - si fanno quieti e suggeriscono una interpretazione delicata come necessitano testi che parlano di delusioni e speranze quotidiane. In pratica, la band dà il meglio sé laddove risulta essere in difetto: se alcune ballad come "Eyes To See" e "Too Much Time" sprigionano pathos, le altre non reggono il confronto e scivolano via lasciando poco alle orecchie. Magari più attenzione agli arrangiamenti potrebbe farle elevare da questa anonimia verso uno stato di apprezzabilità non tanto lontano. I brani up-tempo, invece, cosi come la cover di "Time After Time" di Cindy Lauper, convincono più o meno tutti. "Daybreak" e "Someday", esempio, hanno un piglio moderno e suonano accattivanti. Con maggiore grinta e convinzione potrebbero davvero fare compiere il salto di qualità ad una band che ha trovato da poco stabilità con l'ingresso in formazione di un drummer e di un chitarrista in via definitiva(sul disco diversi sono i batteristi ed i chitarristi che contribuiscono alla sua registrazione). Determinati, i Waiting 4 Wyatt al momento stanno registrando il nuovo disco dopo un lungo periodo fatto di concerti, e di diverse partecipazioni a programmi su MTV. Se davvero il talento che si intravede in questo disco riuscisse ad emergere pienamente, sentiremo presto parlare della band anche attraverso canali più importanti.
Commenti