VISIONS OF ATLANTIS: TRINITY

Gli austriaci Visions Of Atlantis, dopo i due precedenti album usciti un po' in sordina, danno alla luce "Trinity": questo vuole essere il punto di svolta per il sestetto che tenta di ritagliarsi il suo spazio nel panorama power. Il genere proposto è il solito metal sinfonico tanto caro a band quali Nightwish ed Edenbridge: quello che colpisce è, a mio avviso, l'ottimo affiatamento fra la cristallina voce di Melissa Ferlaak (che non fa rimpiangere le sue dirette concorrenti) e l'ugola più "moderna" di Mario Plank. Il risultato è un album che stupisce per qualità tecnica e bravura nel proporre al pubblico quello che vuole ascoltare: ovvero metal imbevuto in tonnellate di melodia, con refrain immediati cantabili a squarciagola ai concerti. Difficile scegliere una canzone dal lotto, vista l'omogeneità della proposta degli austriaci: tutte le tracce si pongono su di un livello medio/alto anche se, come predentemente detto, non è facile trovare canzoni particolari che "spiccano" fra le altre. La produzione è di alto livello e conferisce al platter quel suono "boombastico" che caratterizza il genere; anche la cover risulta di ottimo livello a testimoniare che tutto è stato fatto in modo assolutamente professionale. In definitiva un prodotto per i fans del genere, che troveranno melodia, ballads e momenti più "cattivi" ben confezionati in modo da essere assolutamente irresistibili.