Vàli: Skogslandskap
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11/09/2013Quante volte la Norvegia ci è sembrata una terra fredda, plumbea e tenebrosa? Tante, ascoltando quella bufera di neve che fu 'Battles In The North', o le gelide tastiere di 'In The Nightside Eclipse'. Stavolta però con il ritorno di Vàli tutto diventa più sereno e dolce, perché in questo atteso 'Skogslandskap', tradotto in paesaggio boschivo, la neve si è sciolta e ci svegliamo nel verde degli alberi che ritrovano il tepore del sole. Quindici nuove gemme acustiche, arpeggiate con delicatezza e accarezzate dai violini e dai violoncelli come fa il vento con le foglie. Una vera e propria ode alla natura, con le chitarre assolute protagoniste, suonate con passione ed elevate al massimo quando anche il flauto ed il pianoforte fanno la loro comparsa nei brani più lunghi, che risultano essere anche quelli più coinvolgenti. Se leggendo queste righe state pensando a 'Kveldssanger', secondo capitolo della trilogia black degli Ulver, avete centrato il segno, anche se in questo lavoro non ci sono parti cantate, ma solo 44 minuti di passione acustica e quel gusto folk che solo gli scandinavi posseggono. Nella Mitologia Norrena Vàli è il nome del figlio di Odino, nato dalla sua unione con la gigantessa Rindr allo scopo di uccidere Hoor. Se non potete ascoltare il disco passeggiando in un bosco, vi suggeriamo di farlo leggendo e scoprendo la storia di Vàli e delle altre divinità Norrene, cosicché anche la lettura scorrerà che è un piacere. Magari sulle note distensive della versione in vinile, se lo preferite.
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