VADER: REVELATIONS
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11/06/2008Accidenti, ma che è successo? Li avevamo lasciati appena due anni prima col capolavoro assoluto Litany e adesso si ripresentano con sta roba qua. I polacchi più incazzati e prolifici del metal, orfani del bassista Shambo, rimpiazzato da Simon, hanno fatto il fatidico passo falso quando hanno deciso che il seguito di 'Litany' doveva essere questo. Reduci da un moemento fantastico (praticamente l'apice della carriera), i Vader hanno purtroppo deluso mezzo mondo con i riff scarni e privi di personalità di questo 'Revelations', prodotto, forse troppo in fretta. Eh si, perchè, fedeli al loro solito modus agendi, i Vader hanno pubblicato un Ep un anno prima di questa uscita, mentre erano ancora impegnati in una turneè mondiale. E i risultati, purtroppo, si sentono: brani come al solito velocissimi, tecnici e sulfurei, ma privi di mordente o originalità. E le due chitarre di Peter e Mauser si sprecano nel cercare fraseggi e combinazioni, azzeccandone quasi nessuna. L'unico pezzo che si salva, forse, è la lunga chiusura mid tempos Revelation of Black Moses, con i suoi cambi e le sue linee melodiche. Ma tolto quella, non un solo riff riesce a restare in mente, non un passaggio. Ed è un vero peccato, perchè stiamo parlando di una band che non ha mai sbagliato nulla, che è riuscita anche, in passato, nell'impresa di registrare album da paura in pochissimo tempo. Ma niente paura, è stato solo un piccolo calo di concentrazione: 'The Beast' e 'Impressions In Blood' attendono dietro l'angolo. P.S. Nergal dei Behemoth e Ureck dei Lux Occulta compaiono in un paio di tracce come guest musicians. Esistono diverse versioni dell'album, alcune con un ordine diverso dei brani e la bonus track "Son Of Fire", altre con tre brani dell'Epp precedente.
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