TUXEDO: FLOWERFIELD MELODIES
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07/11/2013Questi austriaci hanno scelto di puntare tutto sulla simpatia, e diciamocela tutta, ci sono riusciti. Perché se nel 2013 arrivi a debuttare con un album metalcore beh, non credo tu abbia capito molto di come vadano le cose. Loro invece da bravi montanari se ne sono fregati, inserendo nel disco ciò che amano: il metalcore, i party e tanta sana ignoranza. Una scelta a modo loro vincente, che se non altro ha permesso al sestetto (sì ben sei musicisti, avete capito bene) di arrivare a un contratto discografico con una label che più old school di così si muore come Massacre Records – probabilmente incoraggiata da un possibile buon guadagno vista l’irriverenza di band e prodotto. Arrivando a parlare del disco torniamo alla parola ignoranza: questa regna sovrana in ogni brano, a iniziare da titoli come "Booom","Ignorance" (per l’appunto) e "Self Polka". La proposta dei nostri è alquanto standard con ciò che va per la maggiore Oltreoceano, un sound moderno ricco di effetti bombastici, campionamenti, breakdown e cori che faranno stragi dal vivo. In poche parole stiamo parlando della versione 2.0 di ciò che era il metalcore negli anni ‘90. Non siamo di fronte a nulla di nuovo o qualitativamente eccelso sia chiaro, semplicemente questi folli al nome Tuxeido amano divertirsi e prendersi gioco persino delle loro origini (con tanto di mucche e campanacci di sottofondo e un artwork che mette in bella mostra le “Alpi austriache”), mostrandosi sul pezzo attraverso brani che dal vivo hanno una ragione d’esistere. Giovani, assatanati e autori di un disco tanto semplice quanto azzeccato come 'Flowerfield Melodies', che strizza l’occhio soprattutto agli Attila per irriverenza e proposta fuori dal comune (in ambiti metalcore).
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