KATAKLYSM: HEAVEN'S VENOM
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09/09/2010Ecco che tornano i deathster canadesi guidati dall'inossidabile Maurizio Iacono. La loro precedente release non ci aveva convinto molto, mentre per 'Heaven's Venom' le cose sono leggermente diverse. Sì, il sound è sempre quello, Death & *core semplice e diretto, però in questa sede sembra che i canadesi abbiano trovato quella identità musicale che tutti faticavano ad individuare. Parliamo innanzi tutto della produzione: il lavoro svolto da Tue Madsen è spettacolare, di una professionalità senza pari, anche se eccessivamente pulito per i nostri gusti. Strumenti limpidi, distorsione precisa, basso cristallino e batteria eccezionale. Probabilmente balzerà subito all'orecchio del deathster più incallito che la scelta musicale dei canadesi è piuttosto bilanciata e fin troppo moderata per competere con nomi anche meno celebri. Però, bisogna dire, l'equilibrio tra groove, *core e Death che i canadesi hanno raggiunto è un qualcosa di assolutamente pregevole e professionale, pertanto è bel lecito pensare che 'Heaven's Venom' sia rivolto a una cerchia ben più ampia che i soli appassionati dell'estremo. Se è vero che brani come "Suicide River" o "As The Wall Collapses" valgono da soli più degli ultimi due album di Iacono e compagnia, è anche vero che l'estremo semplicismo delle composizioni e questa smania di inseguire gli ascoltatori più moderati fa sì che 'Heaven's Venom' sia un album pressoché irrilevante per chi, come il sottoscritto, è abituato a queste sonorità. In ogni caso, l'album migliore degli ultimi anni.
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