TNT: THE NEW TERRITORY
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17/09/2007L'abbandono dei TNT da parte dello storica ugola Tony Harnell aveva gettato, all'inizio dell'anno in corso, un certo abbattimento tra i tanti fans della band norvegese, vuoi per la difficoltà di sostituire un vocalist dalle grandi abilità e dal timbro indubbiamente unico, vuoi per la notevole dose di carisma che Harnell stesso ha sempre riversato nella band che lo ha reso noto al grande pubblico, un gruppo che, volenti o nolenti, ha scritto alcune delle pagine più interessanti della musica hard-rock europea ed internazionale in genere. Il sostituto scelto per il nuovo corso dei TNT è stato, quasi incredibilmente, l'altrettanto noto singer Tony Mills, il quale ha dimostrato negli anni il proprio valore all'interno dei mai troppo valorizzati Shy, ed ora chiamato alla corte di Ronnie LeTekro e compagni per raccogliere un'eredità tanto ingombrante quanto difficile da portare avanti. E come del resto c'era da aspettarsi, una sostituzione del genere non poteva non influire in maniera decisa sul sound del gruppo scandinavo, a dir la verità mai troppo incline a percorrere strade eccessivamente simili nei vari album rilasciati sin qui sul mercato e per questo motivo già caduto tempi addietro in parentesi poco gradite come il tanto discusso "Transistor". "The New Territoty" è un album che, già nel titolo, mette subito in chiaro le intenzioni di un quartetto voglioso ancora una volta di dare una rinfrescata al proprio marchio sonoro, uno stile che negli ultimi "New Religion" e "All The Way To The Sun" si era assestato su coordinate pressoché avvicinabili l'uno all'altro, ma che invece nel nuovo cd ivi discusso dimostra di essersi spostato verso una dimensione chiaramente nuova. E il risultato, purtroppo, si stabilizza su livelli piuttosto altalenanti. Il dischetto in questione riprende il precedente "All The Way To The Sun" per quanto concerne i suoi accenni più sperimentali, enfatizzandoli in modo quasi esasperato in un songwriting che attinge buona parte delle sue basi dai poco reclamizzati side-projects di LeTekro, e ciò in particolare per la grande varietà artistica insita nelle varie tracce presentate. L'impressione è quindi quella di essere di fronte ad un'uscita transitoria creata appositamente per fare luce su quello che potrebbe essere il vero sound futuro dei TNT, i quali dimostrano, attualmente, di essere alle prese con una specie di ricerca della propria identità personale. Il lavoro di Tony Mills dietro al microfono, tra le altre cose, non si è dimostrato sempre ispirato come invece all'interno della parentesi Shy, e ciò proabilmente anche a causa delle già citate indecisioni sulla strada musicale da seguire, la quale comunque risulta già lastricata di qualche piacevole e convincente tassello, come quanto ad esempio intravisto nella guitar-oriented "Wild Life" (indubbiamente uno dei punti più alti del cd) e nella inusuale ballad "Milestone River". In definitiva "The New Territory" non mancherà di lasciare più di un rammarico tra i vari fans dei TNT sparsi per il globo, e ciò spero serva a far ritrovare ai quattro rockers europei la propria strada ideale, accantonando in modo deciso le sperimentazioni ivi discusse (molte delle quali, in particolare dal punto di vista vocale, quasi avvicinabili ad elementi già intravisti nei celeberrimi Beatles) e tornando a regalare al pubblico quelle sonorità che da sempre ne hanno decretato il successo. Uno 0-0 senza tiri in porta insomma, in attesa di un ritorno che potrà salvarli dal definitivo smarrimento solo se curato in ogni minimo dettaglio.
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