THE ORDER: 1986
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13/08/2012Sono svizzeri, suonano hard rock, intitolano il loro quarto album '1986' e lo propongono con l'artwork di copertina ben visibile sopra. C'è altro da aggiungere per capire di cosa stiamo parlando? Sforzandoci possiamo aggiungere che anche i suoni sono volutamente figli degli anni '80, che Gianni Pontillo ha una gran voce che più adatta al genere non si può - un misto tra Paul Shortino e Fernando Garcia - e che i nostri sembrano una band che fa dei Victory e dei Krokus i punti di riferimento in fase di songwriting - l'incredibile talento melodico dei primi, le carica energetica dei secondi. I brani non sono male, godono a pieno del fascino di un certo modo di intendere l'hard rock classico, e sono composti e proposti con il mestiere necessario per fare in modo che '1986' arrivi nei negozi senza sbavature di sorta, ma l'impressione che si ha già dal secondo ascolto è quello di un disco studiato nel dettaglio che farà parlare di sè giusto il tempo per farsi dimenticare. Magari in patria venderà pure un po' di copie sulla scia del successo dei Gotthard, ma l'onda non durerà in eterno, ed alla fine i dischi che ricorderemo saranno sempre gli stessi, cioè quelli concepiti e nati negli Ottanta, e non quelli che omaggiano la decade di riferimento oggi.
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