TANKARD: THIRST
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10/12/2008Se siete fan dei Tankard non ha senso che andiate avanti a leggere questa recensione, tanto sapete già quello che c’è da sapere, quindi, senza perder tempo, andate a comprare il nuovo 'Thirst', che è esattamente il disco che aspettavate. Grazie per la cortese attenzione. Ciao ciao. Se invece non siete ancora fan dei Tankard (ma lo diventerete presto, eccome se lo diventerete!), sappiate che il gruppo che avete di fronte è uno dei più goliardici thrash metal act che la scena tedesca abbia mai conosciuto. Dimenticate quindi l’impeto belligerante tanto caro a Sodom e Destruction, lasciate perdere la filosofia rivoluzionaria dei Kreator e godetevi invece la degustazione di alcoholic thrash metal che vi serve in capienti boccali il corpulento oste Gerre. Birra e alcolici vari guidano da sempre la vena compositiva del quartetto teutonico e il presente 'Thirst', con la sua hit "Stay Thirsty!", non fa ovviamente eccezione (il “dramma” raffigurato in copertina non lascia alcun dubbio!). È però bene precisare che i Tankard non sono capaci solamente di testi irriverenti e scanzonati (si veda la tellurica "Sexy Feet Under"), ma a distanza di più di vent’anni dal loro debutto, riescono ancora a mettere insieme un pugno di tracce thrash dal groove davvero accattivante, a testimonianza di neuroni ancora funzionanti (o che comunque reggono bene) e di una passione che si rinnova di volta in volta e che qui si traduce in pezzi convincenti come "Octane Warriors"(!), "When Daddy Comes To Play" o "Hyperthermia".
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