TALES OF DELIRIA: BEYOND THE LINE
data
23/12/2011Secondo disco per i pugliesi Tales Of Deliria, fino a qualche anno fa semplicemente Deliria. In questa seconda uscita, il cui mastering è stato affidato nientemeno che ai celeberrimi Finnvox, tutti i timori che questo nome si porta dietro vengono subito infranti dalla devastante opener "Under This Shroud": il suono è pulito, preciso come ci si aspetterebbe, però mantiene quella ruvidezza che conviene a chi suona roba estrema. Le influenze sono tutte svedesi con evidenti richiami ad Arch Enemy ed At The Gates, arricchiti però da una componente vagamente thrashy e un certo gusto anni '80 nella solistica. La successiva title track ricorda un po' i Death in certi passaggi, bravo il vocalist, molto bravi i chitarristi, un po' meno il batterista perché con riff simili sarebbe lecito aspettarsi un drumming meno banale. Buona anche "In My Dry Reliquiary", anche se pure qui, anzi soprattutto in questo brano, un lavoro ritmico più complesso avrebbe giovato e di molto. Per il resto niente di importante da segnalare fino all'attacco slayerano di "Ethereal Warrior", brano potente e cazzuto che continua in una seconda parte più sfumata e ricca di melodia, sia nei riff, sia nel gusto heavy ottantiano degli assoli. Forse non è ancora arrivata la maturità, ma questo disco non può lasciare indifferenti perché mostra una band con un sound personale e ispirato, ma non derivativo; tecnico, ma di facile assimilazione. Dateci almeno un ascolto.
Commenti