SYNTHESIS: A WIDER SPACE
data
01/08/2008Gruppo che rappresenta a livelli estremi il concetto di "gavetta", i Synthesis si formano nel 1978, iniziano a pubblicare demo e partecipazioni a compilations dal 1983, ed arrivano al debutto ufficiale solo nel 2005, con un disco che rappresenta la raccolta di quasi trent'anni di attività. Oggi, nel 2008, la New LM pubblica 'A Wider Space', secondo full lenght della combo umbra, ed è subito grande perplessità: la domanda fondamentale è, infatti, quale significato possa avere nel 2008 una new release che suona perfettamente 1980's. La risposta, a seguito di numerosi ascolti, è che dipende da cosa si stia cercando: se si è in cerca di un disco "nuovo", questo non è l'album adatto; se invece può interessare un disco che si inserisce in maniera esemplare in una corrente che ha già avuto il suo periodo di fioritura, questo è il cd giusto. Fatta questa piccola premessa, è giusto sottolineare un dettaglio: se da un lato è vero che si tratta di pezzi estremamente ottantiani, della stessa scuola frequentata dagli Skanners, per intenderci, è altrettanto vero che c'è una grossa differenza tra i Synthesis e tante altre bands che oggi tentano di riproporre questo tipo di sound: sarà per il semplice fatto di essere solo al secondo full lenght, o forse per una semplice questione di passione, fatto sta che 'A Wider Space' letteralmente trasuda anni '80: non una semplice riproposizione, ma quella decisa, estremamente tesa carica tipica delle bands di questa corrente non oggi, ma proprio nel periodo di massimo fulgore. Nulla di superato, non una ricerca degli anni '80, ma un vero e proprio salto negli anni '80, un balzo temporale che non ricorda all'ascoltatore un decennio ormai passato, ma lo prende e ce lo porta letteralmente dentro. I Synthesis si presentano come un paradosso, come se si fossero ibernati allora e risvegliati oggi. Basta sentire l'ottima 'Perfect Love', con quel suo fascino vagamente (molto vagamente) alla Billy Idol, o la ballad 'I Hear You Calling', meno vagamente in stile Extreme ('More Than Words' vive in noi?), o la rockeggiante 'Staying Up All Night' (molto Bryan Adams dei tempi di 'Summer Of '69'). A questo punto si capisce come 'Fires In The Night', remaster della registrazione della band targata 1985, sia stata inserita quale simbolo di continuità: siamo ciò che eravamo, sembra gridare attraverso note di ventitrè anni fa ma ancora mostruosamente attuali. 'A Wider Space' non è certamente un disco per tutti: è per i nostalgici, per gli amanti di un genere ben preciso, per chi auspicava un disco nuovo che avesse il sapore degli anni '80 non per pura imitazione ma per puro spirito. E' per chi, come i Synthesis, gli anni '80 li ha vissuti davvero e non ha alcuna intenzione di lasciarseli alle spalle. Per altri sarà un disco particolare, interessante, strano, "poco cattivo"... per loro, per i figli degli anni '80, sarà adrenalina e commozione.
Commenti