SANGE:MAIN:MACHINE: Ready For The Show
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05/03/2011Luigi "Sange" Sangermano, abbandonati i metallici Tarchon Fist, si tuffa immediatamente nella sua prima opera solista; i brani erano già tutti pronti da quasi dieci anni, quindi la pre-produzione è nulla, in pratica c'era solo da ri-registrare con i suoni di oggi quanto già in mano a Luigi. La speranza ed il pericolo erano che egli non cadesse in fallo proponendo il medesimo genere della sua vecchia band (vedi prodotti-cloni al limite dell'inutile di Ralf Scheepers, Timo Kotipelto etc.). Per grazia ricevuta Sange ci offre un pregevole hard rock ben costruito, ottimamente suonato e prodotto con tanta melodia esaltata da una voce a dire poco perfetta. Finalmente un prodotto che si distacca dallo sleaze ed affini fino ad ora prodotti dalla label nostrana, il disco forse più bello fino ad ora uscito, anche se si è in fervida attesa del full lenght dei Pompei Nights. Basti ascoltare "The Demin Inside" per far capire il concetto di questo lavoro, lasciarsi ammaliare dalla lenta e struggente armonia di "Goodbye", oppure i cambi di "Overtuned By Nature". C'è anche qualcosa che non convince come "Master Of The Grief" che richiama un po' troppo gli antichi fasti dei Tarchon, così come "Photograph" (nessun legame con i Leppard). Si chiude però in bellezza con "Thank You" e la ballata acustica "Another Day". Ottima prova ed eccelsa scelta dei pezzi, certo, un paio di brani un po' troppo tirati e, forse, forzati fanno lievemente perdere il filone hard rock melodico proposto, rimane il fatto che il nostro Luigi ha un gran talento che di certo non scopriamo oggi a livello vocale, ma lo scopriamo con grande euforia anche a livello di eccellente autore.
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