SWEET CHEATER: EATIN' AIN'T CHEATIN'
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13/06/2006Quello dei Sweet Cheater era un nome che, nell'ambito della scena underground internazionale, aveva iniziato a raccogliere fans e pareri positivi in diverse zone del mondo, inclusi i commenti piuttosto entusiastici ad opera della stampa del settore. Ora e finalmente, dopo che il primo approccio appena accennato era riuscito nel compito di diffondere a dovere il nome del gruppo, l'atteso raggiungimento del deal discografico è arrivato grazie all'interessamento della texana Perris Records, da sempre attiva per quanto concerne i gruppi di estrazione prettamente glam e hard-rock in genere, categoria all'interno della quale possono essere inseriti, con tutto il benestare del caso, anche i Sweet Cheater stessi. Il quintetto statunitense, capitanato dal frontman Mike Chappel, ha raccolto in "Eatin' Ain't Cheatin'" dieci guitar-oriented tracks ottimamente prodotte e dalle taglienti linee melodiche, perfettamente costruite su un tappeto di classica matrice glam spruzzato di leggere reminescenze sleaze. Le incisive parti vocali, impreziosite da avvolgenti cori d'impatto, permettono ai dieci brani contenuti nel dischetto di prendere il volo al netto di particolari problemi, intrattenendo con ottima vena il famelico ascoltatore di turno. Per quanto concerne le parti più riuscite del disco in questione mi sento di citare la potente "Money's Tough", all'interno della quale compaiono pronfondi riferimenti ai Guns di Mr. Rose, la dolci e patinate ballad "One Love" e "It's Our Love", e la piacevole "Holding Out On Love", il cui incedere richiama prepotentemente in auge i mitici White Lion. Il consiglio personale del sottoscritto è quello di fare possibilmente vostra una copia di questo "Eatin' Ain't Cheatin'", un cd contraddistinto da buoni numeri ad opera di una band che, con il duro lavoro e la incrollabile fede nella propria musica, ha partorito un prodotto valido in tutti i suoi aspetti ed in grado di poter competere con i grandi nomi del panorama. Un'uscita di spessore, che va ad impreziosire a dovere il roster della Perris Records.
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