ENVINYA: INNER SILENCE
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21/02/2013Con 'Inner Silence' torna alla ribalta una questione che da tempo ormai afflige il genere gothic, cioè lo “scoppiazzamento” tra un gruppo e l'altro e la riproposizione della stessa struttura negli arrangiamenti. Nel caso dei tedeschi Envinya bisogna dare loro atto di una cosa prima di tutto: di aver proposto un debutto piacevole, che non annoia e con uno stile accattivante e grintoso dove convivono influenze diverse tra loro. Il sound si presenta sin dall'opener "Faceless molto heavy e grintoso, a volte con esecuzioni veloci dove sono le chitarre ad avere un ruolo in primo piano, ma non mancano momenti più melodici e più tipicamente gothic, anche se in certi momenti risulta difficile catalogarlo come un album appartenente a quest'ultimo stile. Buona anche la perfomance della singer Natalie, incisiva ed energica, così come la qualità di alcuni dei pezzi presenti come "In My Hands", "Swallow" e "Mirror Soul". Per il resto 'Inner Silence' rimane un lavoro che non brilla di luce propria, che non presenta particolari innovazioni rispetto a quanto ascoltato precedentemente, e rimane per certi versi ancorato a soluzioni già abusate, che di per sé sono coinvolgenti e piacevoli da ascoltare, ma che non riescono a lasciare il segno.
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