GIANT X: I
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21/02/2013I Running Wild, a conti fatti, sono una delle band più importanti all'interno delle seconde linee del power metal; senza mai sfornare il grande capolavoro che trasforma una band dallo status di "gruppo che piace a molti" al livello "band fondamentale del genere", il power metal piratesco dei ragazzi di Rolf Kasparek si è spesso lasciato ascoltare con piacere, pur non lesinando momenti bassi e di scarso valore all'interno della fitta discografia della band. È per questo che 'Shadowmaker', l'ultimo Running Wild da studio, era così brutto perchè, appunto, era un ibrido improbabile tra hard rock e power metal. L'esperimento però deve essere piaciuto alla band, perchè ecco che oggi esce questo 'I', opera prima dei Giant X, side project dei Running Wild, composto dagli unici membri stabili della band, Rock N'Rolf alla voce e chitarra e Peter Jordan a tutto il resto; non si tratta di un disco con ambizioni power metal, ma di un disco dichiaratamente hard rock. Con i Giant X Kasparek e Jordan tirano fuori tutta la loro anima rock confezionando un buon disco (non immune però da momenti deboli), che fa il verso alla scena di Los Angeles degli anni '80, con riferimenti a Faster Pussycat, Quiet Riot, Cinderella ed a certi Motley Crue disgraziati (ovviamente quelli di 'Theatre Of Pain'), e con un forte retrogusto a la Saxon, imbarazzanti del periodo da 'Innocence Is No Excuse' a 'Destiny' (prendendone però solo i pochi lati positivi), oltre a numerosi spunti alla Whitesnake e Deep Purple. Questo 'I' non è un disco eccezionale, il songwriting non è sempre ispirato ed impeccabile, ma è un disco ben suonato e prodotto a dovere da due professionisti. Ci può stare, ascoltare questo album è sicuramente meglio che ascoltare 'Shadowmaker'.
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