STRIBORG: GHOTSWOODLANDS
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15/08/2007Dalla terra dei canguri ritorna Sin-Nanna, ovverosia Striborg, l'one man project che si fa carico da anni di portare avanti il discorso più becero e underground del BM che fu. Non possedendo però il talento per sfoggiare un buon album di sano BM, il nostro caro amico gioca la carta dell'onestà stilistica, dell'anti-commercialità a tutti i costi sapendo bene di trovare l'appoggio di svariati tontoloni in giro per il mondo (e noi in Italia ne abbiamo di bellissimi esemplari...) che pensano che il VERO black metal debba per forza corrispondere a sound sporco come un cesso dell'autogrill, con batteria sparata a 1000 e tante evocazioni a foreste, NORD (dove le vedrà mai uno le foreste innevate in Australia... bah), Odino e compagnia brutta. 'Ghostwoodlands' altro non è che l'ennesima prova (brutta) di come sia lampante che il voler suonare qualsiasi genere musicale senza averne le capacità porti alla mediocrità: registrazione schifosamente oscena, una vocina sforzata al massimo per essere evil e MARCIA in accordo al "manuale dei giovani blackster", booklet senza un minimo di testi, dato che tutto lo spazio è riempito con foto di foreste di latifoglie; canzoni di un piattume imbarazzante, dato che trovato quel minimo riff esso viene ripetuto praticamente ad libitum per tutto il tempo concesso. Il tutto senza un minimo di nota biografica da parte della label, perché il nostro Sin-Nanna si deve fregiare della maschera di grande misantropo, quindi niente notizie, niente interviste, niente contatto col pubblico (sempre ossequiosamente in accordo con il manuale di cui sopra...) niente di niente. Come NIENTE è la qualità che si può trovare in 'terre delle foreste fantasma'. Decisamente ridicolo e infantile....
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