STILLA: Ensamhetens Andar
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12/02/2014Gli svedesi Stilla devono essere in ottima forma artisticamente parlando, dal momento che a meno di un anno dal loro esordio discografico, sono già pronti a farci ascoltare questo secondo ottimo 'Ensamhetens Andar' sempre edito dalla Nordvis Produktion. Rispetto al precedente lavoro, la band ha già maturato una personalità ben definita, subito riscontrabile nelle due bellissime song che aprono il disco (le migliori dell’intero lavoro) ed anche nella terza "Till Slutet". Il songwriting seppur fortemente influenzato dai primi Borknagar risulta comunque personale e di ottima fattura, ricco di spunti melodici arpeggiati, tanti sfondi di tastiere ed una prova vocale possente. Dalla quarta traccia il disco perde un pò del suo spessore iniziale, ma l’ascolto resta interessante e si cominciano a percepire altre belle influenze tipiche della prima ondata symphonic black metal norvegese. Non dimenticando le loro origini, il suono della band talvolta torna verso il più robusto black svedese ed è senza dubbio il sapersi muovere a metà delle due scuole il loro punto di forza. "Tillagnan" sembra una b-side di 'The Olden Demain' (sempre Borknagar), mentre in brani come "Hjärta Av Sten" o "Skuggornas Dop" ci gustiamo in un colpo solo Enslaved, Burzum e i mai dimenticati primi Covenant e quindi c’è poco da aggiungere. Sarà che il symphonic black metal vive un periodo di stallo, per cui poco importa se ci sono tutte queste influenze, anche perché il risultato è spesso positivo se si attinge dalle vecchie produzioni con maestria e rispetto, come in questo caso.
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