STAHLMANN: Bastard
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18/05/2017Perfetto punto di fusione tra la forza esplosiva dei Rammstein e la verve elettronica degli Oomph; i tedeschi hanno saputo sganciarsi dagli esordi totalmente devoti alle icone Rammstein per approdare ad un disco perfetto a livello di songwriting ed una produzione pressoche perfetta gli ha donato un sound monstre. Il nuovo lavoro è molto prevedibile, chi lo ascolta sa perfettamente dove andranno a parare le ritmiche, la melodia ed il groove esattamente un attimo prima che si manifestino, ed è questo il punto di forza perchè non si tratta di un ascolto passivo ma sanno donare esattamente ciò che l’ascoltatore si aspetta. Con lo stesso riff sono riusciti a comporre due tracce che sono dirompenti e trascinanti alla stesso modo, parliamo di "Bastard" e "Alptraum", come si suol dire due piccioni con una fava ed il massimo risultato col minimo sforzo, i quali non mancheranno di riempire le piste dei gothclub, specie in terra madre, e chissà che non riescano a soppiantare brani cult quali “Ich Will” o “Du Hast”. Ottima compagnia per qualsiasi attività in cui si è occupati perchè non impegna la mente e trasmette una sensazione di forza con quelle chitarre dal sound ipercompresso, dalla batteria triggerata, da qualche diavoleria da studio e da un uso delle tastiere che crea quel mood spaziale avvolgente; non lesinano ballad “Schwarz Und Weiss”, o momenti più introspettivi “Spricht Wahre Liebe Frei”. Hanno saputo colmare quel gap tra gli Oomph ed i Rammstein, i primi non sono mai riusciti a fare un disco bello dall'inizio alla fine, mentre i secondi non ci regalano un grande prodotto da un bel po' dato che gli ultimi lavori avevano un paio di potenziali hit ed il resto erano filler. Un must.
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