SLEEP OF THETIS: THIN LIMITS
data
25/02/2007Gli Sleep Of Thetis indossano il vestito migliore per questo debutto che non può, ma soprattutto non deve, passare inosservato. L'attenta cura dei particolari si nota infatti già dal booklet e dalla sua grafica raffinata, sinuosa, pulita. Gli stessi elementi vengono ripresi all'interno del cd e così eccomi a recensire un disco di assoluto valore che merita la dovuta attenzione considerando anche il fatto che è interamente frutto del lavoro della band (produzione, registrazione e mixaggio fatto in casa: da elogiare Nicola Cozzi per il risultato finale). Dopo un primo veloce approccio al lavoro in questione si potrebbe cadere in errore pensando ad una band aggrappata alla scia disegnata qualche anno fa dai Lacuna Coil ma ascolto dopo ascolto emerge la personalità di cui gli Sleep Of Thetis sono dotati dimostrando di cimentarsi dignitosamente nelle diverse sfaccettature del loro sound. Sapientemente incatenate tra loro, le due voci (pulita e regolare quella di Nicola, pungente ed evocativa quella di Silvia che è sicuramente il punto di riferimento della band) si avventurano nelle più classiche strutture corpose, moderne e graffianti dei loro pezzi come nel caso di "From Heaven", "Best For Me", "The Choise" e "Water", canzoni d'impatto, fresche ed a tratti ruffiane con le loro melodie incalzanti e decise. Stupiscono, a mio avviso, nell'inoltrarsi nei sentieri più delicati, spinosi e sicuramente rischiosi di canzoni come "Leaving", "Back Again" e "Roles" che hanno il pregio di allontanare la band dai soliti canoni sponsorizzando una versione meno scontata e molto più emozionante del proprio lavoro. Confermando le ottime qualità compositive riescono a mostrare la vena più malinconica e struggente tanto cara ad alcuni cd dei The Gathering del dopo "Mandylion". Insomma, senza girarci troppo intorno, siamo di fronte ad una band che merita un contratto discografico, considerando anche alcune ultime inutili uscite, e di avere la possibilità di esprimersi di fronte ad un pubblico molto più ampio che possa apprezzare la musica e l'arte di questo "Thin Limits".
Commenti