BRAINSTORM: ON THE SPUR OF THE MOMENT
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04/10/2011Venerdi mattina, come mio solito, ascoltavo alla radio la mezzo'ra del mitico Aldo Rock, il quale, sempre in vena di saggezza, ha enunciato "la tattica del calabrone", secondo la quale gli studiosi di aeronautica sostengono che il calabrone, per peso e forma delle ali, non potrebbe assolutamente volare, ma lui se ne frega e vola lo stesso. E così fanno i Branistorm; è opinione comune che la band di Andy B. Franck, dopo 22 anni di carriera, non arriverà mai a sfondare, ma perchè smettere di fare ciò che fai se i risultati sono sempre così buoni? 'On The Spur Of The Moment' è un bel disco, ben scritto e ben suonato che vira leggermente dalle uscite precedenti della band sfoderando una vena melodica ed un mood riflessivo che poco si erano visti nei dischi da 'Liquid Monster' in poi. Questo a scapito della prepotente aggressività thrashy mostrata negli ultimi anni, per il momento passata in secondo piano. Ottimo Andy, sempre un grande cantante, ottimi anche tutti gli altri membri della band ed ottime le canzoni, sempre in bilico tra uno US power alla Iced Earth ed un metal di classe alla Circle II Circle, con lo spettro dei Savatage Zack Stevens-era sempre presente. Ok, il problema è sempre lo stesso: manca l'hit, manca il pezzo con quel tanto in più, il pezzo che il pubblico ricorda all'interno di una discografia, ma il disco, come da tradizione, è davvero molto bello. I Brainstorm non sfonderanno mai, ma per fortuna, come il calabrone di Aldo Rock, continuano a volare fregandosene di chi continua a ricordarglielo.
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