SKYFIRE: SPECTRAL
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14/07/2004Gli Skyfire mi sono sempre piaciuti; una band che ha debuttato nel 2001 con un disco di ottimo death melodico/sinfonico, diverso dai soliti polpettoni riscaldati (che ultimamente hanno veramente raggiunto il limite di allarme) mi faceva ben sperare in una crescita futura. L'anno scorso, nel maelstrom di uscite scandinave, davvero incalcolabili, si fecero vivi in rapida successione un mini-cd e il secondo lavoro "Mind Revolution" che confermava in maniera non eccezionale ma onesta la bravura della band. Ma, come scrissi nella mia recensione (và, potete andarvela a leggere, sta sempre lì), gli Skyfire potevano ancora crescere; e infatti sono cresciuti. "Spectral", terzo lavoro sulla lunga distanza escludendo il già citato mini-cd, si presenta bene fin dall'artwork, finalmente lontano dai pacchianismi delle produzioni precedenti, anche se la parte del leone la fa ovviamente il lato musicale; mai come ora Martin e compagni hanno saputo essere così compatti e coesi, liberi di tessere intricati riff scandinavi al 100% ma sempre ricchi di aggressività come dimostrano anche i pattern di batteria, dinamici e sparati quando serve, controllati e ritmati all'occorrenza, mai fuori luogo. La performance di Henrik alla voce è anch'essa migliorata, ma ad essere sinceri era il lato meno carente della band, che si rifà (e alla grande) dal punto di vista del songwriting; brani complessi, progressivi, ricchi di umori differenti ma comunque lontani dall'essere uno scialbo esercizio di stile. Al contrario, la matrice catchy è ben radicata nel corso dell'album e se per gustare appieno il disco sono effettivamente necessari diversi ascolti, i chorus più efficaci non ci metteranno molto a stamparsi nella vostra mente. Come ho appena detto, la matrice 'progressiva' (mettiamoci le virgolette che non si sa mai) dell'album lo rende un gioiello che si scopre pian piano, con ascolti prolungati e centellinati che porteranno all'orecchio soluzioni ogni volta nuove e sorprendenti, come nell'opener "Conjuring The Thoughts" (magnifica!) o in "Shadow Creator", tra i brani più thrashy del lotto. Sarò sincero, "Spectral" finora è il disco swedish tout-court che più mi ha entusiasmato quest'anno, per dinamiche, per freschezza compositiva ed esecutiva, per tutto! E' un lavoro semplicemente ottimo, che fa ben sperare per una band che aveva iniziato bene e che ora ha sfornato un platter praticamente perfetto. Io è dal 2001 che dico di tenere d'occhio gli Skyfire, speriamo che adesso qualcuno mi ascolti...
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