PRAYING MANTIS: Legacy
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27/08/2015I Praying Mantis, band attiva dalla metà degli anni '70 che ha sempre ruotato attorno alle figure dei fratelli Chris e Tino Troy, non è da considerarsi certo un esempio di prolificità, oltretutto questa nuova release è stata preceduta da un silenzio di ben sei anni. Ma con questo 'Legacy' la band albionica (in cui hanno militato, tra gli altri, gente di spicco come i maideniani Paul Di'Anno, Dennis Stratton e Clive Burr) ci mostra ancora di che pasta è fatta con undici tracce con l'alternanza di brani dalle reminiscenze NWOBHM a volte dai tratti piuttosto epici, ad altri in cui si abbracciano sonorità tipicamente hard rock d'oltreoceano, a testimonianza di un connubio tra heavy metal e melodia che ha sempre contraddistinto la carriera di questa inossidabile band, forse fin troppo sottovalutata. Magari rispetto al passato la componente AOR ha preso sempre più spazio a discapito di quella più tipicamente 'british' ma vi possiamo assicurare che i riff rimangono sempre graffianti, le melodie mai troppo zuccherose e i guitar solo ricchi di dinamismo con un cantante, John Cuijpers, che se la cava più che bene e che regge il confronto con i suoi anche più illustri predecessori. Il tempo passa per tutti, non saranno più dirompenti come ai tempi di 'Time Tell No Lies', ma i Praying Mantis nonostante qualche segno di usura dimostrano ancora di essere in grado di realizzare emozionanti canzoni che, pur dal gusto un po' retrò, riescono ad associare al flusso della melodia belle sferzate di energia, fattore non sempre riscontrabile nelle altre band dedite allo stesso genere.
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