LYNCH MOB: Rebel
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28/08/2015Vento caldo del deserto, terre aride calpestate da qualsiasi tipo di ingiustizia sociale...Il nuovo album dei Lynch Mob sembra essere uscito direttamente dal film "Mississipi Burning" (1988). La chitarra sporca e graffiante di George Lynch assieme al piratesco vocalist Oni Logan ci regalano un lavoro di classe con undici song all'insegna del marchio Lynch Mob. Chris "The Wizard" Collier guida in modo pregevole pre-produzione, mixaggio e mastering, mantenendo i toni naturali degli strumenti e suono vocale veri, al modo in cui sono stati registrati. Troviamo brani quali "Automatic Fix" che oltre ad aprire l'album è anche il pezzo da cui è tratto un video ufficiale dove Geroge Lynch si diverte con la sua sei corde in pieno deserto. Oppure la dinamitarda "Sanctuary", per giungere alla cupa "The Hollow Queen". La noia non fa parte dei Lynch Mob, e Oni Logan ci mette del suo nei pezzi che sono delle vere e proprie denunce sociali che in un album come 'Rebel' non potevano mancare, Parliamo di "Dirty Money" e "Kingdom Of Slaves". Sarà la ottima "War" a chiudere l'album. Una traccia veloce, grezza e esplosiva, insomma, maledetta. Le prestazioni canore di Oni Logan sono di assoluto rilievo e la chitarra di George ci regala uno dei più bei assoli di sempre. Davvero niente male questo 'Rebel', accende il fuoco ribelle dentro ognuno di noi, ed in ogni canzone ascoltata, la nostra mente si fonde assieme a quella di George Lynch, assaporando quella stessa vita nomade e avventurosa che caraterizza questo grande rocker.
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