SINISTER: AFTERBURNER
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27/04/2006E' durato decisamente poco il periodo di inattività dei Sinister, dopo quello scioglimento che pareva a tutti gli effetti definitivo. A tre anni di distanza dal poco incisivo "Savage Or Grace" la band olandese torna sulle scene dando alle stampe un nuovo album, peraltro di molti punti superiore al suo predecessore. "Afterburner" è il titolo che meglio può descrivere il ritorno della band, che con questo disco è effettivamente risorta dalle proprie ceneri, invertendo quel trend che da "Aggressive Measures" aveva visto i Sinister cercare di comporre ogni volta il disco più violento. Aaad e compagni hanno quindi preso la decisione di calare leggermente i toni, tornando in parte alle origini, quando due album come "Cross The Styx" e "Diabolical Summoning" contribuirono a gettare le basi della scena Death Metal europea, fino ad allora sorretta unicamente dalle storiche band scandinave. Una line up quasi completamente rinnovata, con Aad che passa in pianta stabile dietro al microfono, Alex che lascia il basso per la chitarra e l'inserimento di due nuovi elementi ad occupare i posti lasciati vacanti. Quello che ne risulta è un album per certi versi fuori moda: non si lascia ammaliare dall'ondata metalcore ma nemmeno da quella piattezza fatta di riff riciclati e batteria a randello di cui francamente non se ne può più. E' un lavoro onesto e finalmente ispirato, che si muove apertamente nei meandri di quel Death Metal tanto caro alla band per poi rallentare i tempi ed esplorare così territori bui che si legano maggiormente al monicker Sinister. "Presage of the mindless" è un pezzo che da tempo volevamo sentire: oscuro, ragionato, costruito su continui cambi di tempo e impreziosito da assoli incastonati perfettamente nel contesto. Idem per la conclusiva "Flesh of the servant" che, come il brano precedentemente descritto, supera i 7 minuti di durata senza per questo risultare eccessivamente tirato per i capelli. Cosa che invece "Afterburner" fa, vi strapperà i capelli fino a farvi lo scalpo; dai Sinister ci si aspetta sopratutto questo, no?
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