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SILVER LAKE BY ESA HOLOPAINEN: Silver Lake By Esa Holopainen

data

17/07/2021
80


Genere: Progressive Metal
Etichetta: Nuclear Blast
Distro:
Anno: 2021

Esordio solista per Esa Holopainen, storico chitarrista degli Amorphis, alfieri del metal nordeuropeo, che mette su per l'occasione i Silver Lake, progetto a formazione ampia che vede l'avvicendarsi dietro al microfono di note personalità di spicco del metal internazionale. Dopo trent'anni di militanza tra le fila degli Amorphis, Esa si cimenta con un lavoro personale che si discosta da quanto fatto fin ora con la compagine finlandese, pur non perdendo quei tratti che ne hanno reso il sound così riconoscibile, traducendo in musica la bellezza e la malinconia della propria terra natia. Sicuramente l'aspetto melodico, vero e proprio trademark dello stile compositivo di Esa, risulta chiaro fin dalle prime battute della strumentale open track "Silver Lake" che ci culla dolcemente come il moto delle onde di un lago limpido ed increspato dalla fredda brezza del nord. Dopo questa introduzione entriamo subito nel vivo del disco con "Sentiment" che vede la partecipazione di un pezzo da 90 come Jonas Renkse, cantante dei Katatonia che non ha bisogno certo di presentazioni. Gli accordi acustici della chitarra di Esa accompagnati dalla pacata voce di Renkse, in questo connubio perfetto tra Svezia e Finlandia, crea una atmosfera intima e malinconica che contraddistingue gli ultimi lavori dei Katatonia e che rendono questo brano, come il conclusivo "Apprentice", uno dei capitoli migliori e più riusciti di questo disco. Con "Storm", traccia presentata come singolo, si fanno sentire le influenze più legate agli anni ottanta, il brano suona più energico e con un refrain che cattura e rimane stampato in mente, grazie anche alla ottima performance canora grintosa e ricca di pathos di Håkan Hemlin aka Nordman. Non ci sorprende che le performance canore siano tutte di altissimo livello visti i musicisti chiamati all'appello da Holopainen; tra queste si registra sicuramente quella di Einar Solberg su "Ray Of Light" per la particolare timbrica dell'apprezzato singer dei Leprous, definito dalla stampa di settore uno tra i cantanti più talentuosi della scena metal. Dopo "Alkusointu", pièce interpretata da Vesa-Matti Loiri, personalità di spicco per i finlandesi che lo ricordano soprattutto per le sue doti attoriali, segue "In Her Solitude", composizione più dura e ruvida dell'intero platter che grazie anche alla partecipazione del compagno di tante scorribande, Tomi Joutsen, forma quell'alchimia tra melodia e ferocia che contraddistingue i lavori degli Amorphis. Benchè l'intento del mastermind fosse quello di creare un qualcosa che non ponesse limiti alla sperimentazione e risultasse più variegato e di ampio respiro, il comune denominatore è rappresentato dal gusto melodico e sognante delle nove composizioni di questo LP che sono strutturate in modo semplice ma che funzionano e fanno presa proprio per la loro semplicità. "Promising Sun", brano cantato da Björn Strid degli svedesi Soilwork, è un altro chiaro esempio di struttura musicale standard con refrain aperto ed anthemico, in stile eighties. C'è infine spazio anche per una vecchia conoscenza degli Amorphis, Miss. Anneke Van Giersbergen, storica cantante dei The Gathering che molti ricordano anche per le sue partecipazioni proprio con gli Amorphis in brani come "Amongst Stars", estratto dal recente 'Queen Of Time'. La sua timbrica per gli appassionati del metal è inconfondibile e riesce a rendere proprio il brano "Fading Moon" con la sua voce delicata ma anche dotata di grande energia espressiva. Una delle principali caratteristiche di questo esordio è sicuramente la maestria con cui i tanti ospiti sono riusciti a rendere propri i brani composti da Esa e a cui hanno prestato la propria voce. Ogni brano sembra quasi ritagliato ad arte su quel tipo di vocalità e crea una commistione eterogenea e godibile di stilli e di influenze che sicuramente faranno fremere tutti i fan del metal nordeuropeo.

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