MAEDER: MAEDER
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12/11/2007E' come se gli AC/DC si fossero dati all'emo. I Maeder sono australiani, e da questo si intuisce già qualcosa. Anzi, si capiscono diverse cose. S'intende, non che Angus Young sia uno spettro che stanziona fisso nello studio del quartetto in fase di composizione. No, perchè lo scolaretto durante la pausa per la merenda lascia il quartetto tutto solo e questo riesce a dare un tocco di glamour e di street rock a quelle canzoni. Sebastian e Nic, i fratelli che danno anche il nome alla band, sono determinati e ce la mettono tutta tant'è che ben figurano proponendo dodici brani accattivanti e catchy. Tra questi un paio di ballad convincenti("No Grass Is Greener Than Your Own" in particolare) che si fanno ascoltare senza che ti venga da sbadigliare. E nonostante i continui rimandi(non è un azzardo scrivere che band come Love/Hate e Skid Row siano altri due punti di riferimento) il disco risulta fresco, attuale, a tratti bizzarro ed irriverente. Dai, Rock'n'roll, rock'n'roll e rock'n'roll, cazzo! I ragazzi ci sanno fare, hanno imparato bene la lezione e cercano di andare oltre sfoggiando un certo appeal moderno che non stona affatto con i mid tempo ed i 4/4 che più classici e tipici non si può. Che sia una ruffianata per mettere d'accordo vecchi rocker e nuovi ascoltatori del rock pesante potrebbe anche essere, ma 'Maeder' va oltre l'inganno e stimola anche la ruggine a sgretolarsi dalle giunture ossee. Il che, per il sottoscritto, è quasi un toccasana. Per i più giovani, invece, un sano allenamento.
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