SEVEN WISHES: DESTINATION: ALIVE
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14/03/2005Per i cultori dell'hard-rock europeo nel più classico senso del termine, gli svedesi Seven Wishes non rappresentano di certo una novità, timbrando infatti con il nuovo "Destination: Alive" il cartellino del terzo album in studio. Ben prodotto dal batterista tuttofare Lennart Karlsson (occupatosi tra le altre cose delle varie parti di tastiere), l'album si muove su un territorio tipico delle bands hard tanto care al nostro continente (Bonfire e Wicked Sensation tanto per fare qualche nome), anche non possono essere tralasciati alcuni piccoli cenni sonori che vanno a rimembrare, nella specie e nella forma, niente di meno che i mitici Dokken. Uno dei principali elementi che contribuisce a questo ultimo accostamento è una leggera somiglianza vocale tra il modo di cantare del singer Pelle Andersson e quello invece del grande Don, anche se il timbro del frontman americano denota un accento nettamente più pulito se comparato con quello del collega scandinavo (e questo anche per ovvie ragioni di lingua nazionale). Per il resto va sottolineata anche una certa familiarità con la musica di altri acts come Under Suspicion e i TNT ultimo periodo, in particolare nella loro veste più rocciosa, che vanno così a completare tutte le coordinate necessarie ai vari maniaci dei riferimenti per inquadrare al meglio la proposta artistica dei Seven Wishes. Qualitativamente parlando il cd denota un'abilità compositiva non memorabile ma dal potenziale comunque presente, fattore che non manca nel dare a tutte le songs incluse nel dischetto una buona spinta propulsiva. Gli arrangiamenti ponderati ma comunque sapientemente inseriti, curati in particolare per le chitarre sempre in primo piano, sanno valorizzare al meglio la pura parte musicale delle varie composizioni, che anche nei momenti più tristi e malinconici riescono a tenere viva con buona padronanza l'attenzione dell'ascoltatore di turno. Traendo le conclusioni del caso non posso che giudicare in maniera ovviamente positiva il terzo album del combo nordeuropeo, il quale, grazie magari alla presenza di qualche vera e propria killer-song, avrebbe potuto ricevere una valutazione nettamente maggiore. Ci sono comunque tanti buoni spunti per i vari amanti dell'hard-rock solido e roccioso, per cui se fate parte di questa categoria non dimenticate di porgere almeno un orecchio al qui presente (e promosso) "Destination: Alive".
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