SEAWAY: Colour Blind
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05/11/2015Ci sono sempre stati pensieri discordanti sulla definizione del pop punk. Un tempo si pensava ai Blink 182, Sum 41 e così via, più passava il tempo più l’aggettivo PUNK veniva accostato ad artisti che non avevano nulla a che vedere col genere musicale in questione, e pian piano ci si abitua a leggere pop punk/rock punk ed ascoltare tutt'altro ed affermare “che scempio”. Fortunatamente non è il caso dei Seaway, alle prese con la loro terza fatica, dove il termine pop punk calza a pennello. ‘Colour Blind’ rispecchia alla perfezione quello che l’ascoltatore - amante del genere - si aspetta. Adrenalina ed energia per le dodici tracce. L’album è orecchiabile ed è sicuramente piacevole da ascoltare, non risulta banale anche se sembrerà tutto già ascoltato e riascoltato, ma si sa la musica si è fermata tempo fa, e tante band “storiche” del genere sono rimaste intrappolate in quell’etichetta da sempre. Ma torniamo a noi, questi ragazzi mostrano di volersi mettere in gioco e per chi ha vissuto il boom del pop punk proverà nostalgia, e senza ombra di dubbio ‘Colour Blind’ farà al caso vostro. I toni inizieranno a rallentare a metà album con “Stubborn Love”, in stile Blink 182 dal cantato alla batteria, uno dei pezzi più interessanti dell’intero lavoro ma l’apice verrà raggiunto con “Airhead” (stile GOB), batteria pesante, voce potente e chitarre che sembrano impazzite. Questo album è ben riuscito, ennesima dimostrazione che i canadesi (che novità!!) sono nati per fare questa musica. Band da tenere d’occhio, sperando di vedere un’evoluzione che ha spinto tanti grandi artisti del genere a scrollarsi di dosso l’etichetta POP PUNK (vedi Sum 41). Per il momento, ci godiamo questo album destinato ad essere riascoltato per un bel po’ di tempo.
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