VOODOO CIRCLE: Locked & Loaded
data
05/01/2021Un’alchimia tutta particolare lega questa super line-up rigenerata: il cerchio si chiude e riporta la formazione della band tedesca al secondo album ‘Broken Heart Syndrome' (2011) dei Voodoo Circle. Alla chitarra la mente compositiva della band, nonchè fondatore Alex Beyrod (Primal Fear, Jorn, Kiske/Sommerville, Silent Force), e principale songwriter. Al basso Mat Sinner (Primal Fear, Sinner, Silent Force). Con una brillante batteria torna l’insegnante Markus Kullmann (in passato in tour con Glenn Hughes, Blind Wizzard, Dog Track, Dezperadoz, Minotaurus, attualmente suona con Hartmann, Lazarus Dream). La voce è rianimata da un carismatico David Readman (Andersen-Laine-Readman, Delany, Tank, Room Experience, Pink Cream 69). Il tecnico del suono Jacob Hansen (Pretty Maids, Avantasia, Doro, Primal Fear, Amaranthe), continua a mixare e a plasmare i suoni, come nel progetto precedente ‘Raised On Rock (2018), in una chiave sempre più moderna e attualizza un Classic Hard Rock anni ’80. Riff accellerati, spazi di tempo pieni di silenzi, cori contromano e cambi di tempo melodici sono il segreto di questo ultimo album. Una recensione delicata questa per me! Al primo ascolto urto con echi di Whitesnake, risonanze di David Coverdale. Questa cosa mi spaventa e mi domando: Plagio? Copia? O troppe citazioni? Quindi mi faccio letteralmente trascinare in un ascolto totale e mi accorgo che, a differenza del già buono secondo album (caratterizzato da un elevato numero di tracce orecchiabili, ma nessuna di livello tale da lasciarti il segno), qui il connubio dei diversi artisti è efficace proprio nell’amalgama. Il rito Vudù funziona! Il combo tedesco rievoca anime appassionate e forse il piccolo angelo guardiano si impossessa di ogni “punto” di questa linea circolare e comunica con il grande angelo guardiano (il centro del cerchio). Geometria, costellazione, tutto si riallinea con un prodotto veramente pazzesco come l’inizio dell’album. Velocissima "Flesh & Bone", distorsione, batteria che spinge, cori punkeggianti e gargareggi di David Readman nel finale. Campane iniziali, intro semiepico per "Wasting Time", classic hard rock, sottolineato da fraseggi ripetitivi della chitarra di Beyrodt, alternato ad un ritornello melodico che mi riporta ai Rainbow nella fase anni ’80. Colpi di luce come schiocchi delle mani cadenzano e commercializzano il brano. Fantastica reminescenza alla Temple Of The Dog nel giro di chitarra di "Magic Woman", cori grunge ed una voce che sembra ripercorrere le corde vocali di Chris Cornell. Tastiere impazzite in ‘Locked & Loaded che sembrano riproporre strumenti a fiato inesistenti. Un salto nel tempo, al 1987, in "Devil With An Angel Smile", semplice riff efficace della sei corde “White Falcon” di Gretsch, il continuo richiamo "Babe, babe, babe..." dalla voce di David, batteria alla Led Zeppelin e distorsione elettrica. "Straight For The Heart" è un composto chimico adrenalinico, tripudio della cerimonia Vudu: riesco ad immaginarmi le movenze di Markus Kullmann, assolo di chitarra e poi il cambio di tempo che illumina l’interpretazione di Dreadman. A cappella inizia la ballata "Eyes Full Of Tears". Nella strofa di "Devil’s Cross" Readman ricorda Jorn, e questo a dimostrare le infinite sfumature che ha la sua voce. Risale il ritmo esplosivo in "Trouble In The Moonlight". E poi arriva Lei la traccia n. 10: "This Song Is For You". Lei ha conquistato il mio giudizio subito impaurito. Forse l’ennesima citazione: "In My Time" degli Europe. Canzone che conosciamo solo io e Joey Tempest (o almeno credo!) Bhe, Lei ti investe, ti travolge e ti centrifuga per bene, togliendoti pure i calzini! E’ un vecchio blues (altro che serpente bianco) con una divina chitarra che li richiama tutti (Hendrix, Steve Ray Vaughan, Malmsteen), e la voce di David si colora di una drammaticità infinita. Le citazioni non implicano sempre sinonimo di plagio. Salto di qualità per i Voodo Circle. Capacità, tecnica e interpretazione devono prevalere su tutto, altrimenti si finisce per rimanere sempre nello stesso punto. E nella vita bisogna andare avanti. SEMPRE!
Commenti