EORONT: Gods Have No Home
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05/01/2021Le band provenienti dall'Europa Orientale hanno spesso dimostrato gusto per un certo tipo di black metal melodico non affetto da abuso di tastiere, ergo con la melodicità ottenuta prevalentemente con un uso adeguato del tremolo picking. Non fanno eccezione questi russi che, sulle orme di Nokturnal Mortum, primi Drudkh o Aeon Winds, sviluppano il loro discorso musicale fatto, appunto, di tremolo picking melodico, rari e mirati inserti tastieristici e rade influenze folk. Sono stati anche paragonati ai Windir del compianto Valfar e si intuisce immediatamente il perchè ascoltando l'apertura del pezzo iniziale, reminiscente della celebre "Svartasmeden Og Lundamyrstrollet". I pezzi sono per lo più lunghi e articolati, con cambi di tempo e d'atmosfera che li rendono interessanti anche sulla distanza dei dieci minuti. Accelerazioni, improvvisi rallentamenti atmosferici, brevi passaggi acustici, tutto concorre a creare uno dei migliori esempi del genere da diverso tempo a questa parte. Una menzione merita anche la produzione, pulita, ma senza eccessi che non giovano al genere. Un lavoro eccellente nel suo genere.
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