SALMAGUNDI: Life Of Braen
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12/12/2017Esordio per questo quartetto di quattro folli abruzzesi, assolutamente geniali. Il disco si chiama 'Life of Braen', pubblicato dalla Zeder Dischi. Non ho tante informazioni sul gruppo: nella loro pagina facebook leggo che definiscono il loro genere "outsider music" (il che mi sembra appropriato), parlano di "ambiguous voices and synthesizer", citano tra le band che piacciono i Residents, Chrome Hoof, Killing Joke. Aggiungo pure che mi ricordano alcune cose fatte da tre altri folli francesi, poco conosciuti: Le Singe Blanc e talvolta gli Slint. Effettivamente, il gruppo presenta una certa disinvoltura e libertà sonora negli otto brani che costituiscono circa quaranta minuti di uno strambo mix di industrial, noise, post punk/wave, con una spruzzatina di elettronica, di quella buona, e il tutto con ritmiche assai varie, improvvisi cambi di tempo, sputando acido da ogni parte. Il basso è bello in evidenza e ricco di effetti, la voce è spesso filtrata e inquietante. La varietà di ritmiche è evidente in "To Quit The Quiz" e "Cavandoli". Quest'ultimo, brano pure lungo con parti velocissime e rallentamenti improvvisi al limite del doom. Altra citazione particolare per "Viridian Face With A Crimson Tongue", traccia vagamente alla Jesus Lizard. Per essere all'esordio, mi sembra un buon debutto, considerando pure che, certamente, non puntano al mainstream, ma ai palati fini: il genere che fanno è piuttosto "ostico", e siamo ben lontani dal classico schema strofa-ritornello-strofa-ritornello.
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