SAINT DEAMON: PANDEAMONIUM
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25/05/2009Ad un solo anno di distanza dal debut 'In Shadows Lost From The Brave', ecco tornare a deliziarci gli svedesi Saint Deamon con il loro nuovissimo album 'Pandeamonium'. Certo, bissare l'ottima qualità del disco precedente non era facile, in quanto In Shadows è, ad oggi, comunque un disco che non fa gridare al miracolo ma quasi, prendendo in esame quelli usciti negli anni passati; beh, l'impresa, a conti fatti, può essere considerata compiuta, in quanto questo nuovo disco è assolutamente degno di quello prima, se non addirittura superiore. A fronte di una durata decisamente esigua (solo 39 i minuti per dieci pezzi) abbiamo una qualità specifica eccezionale, dove la melodia prende il sopravvento sulla durezza e sull'impatto e si erge a bandiera del sound della band, supportata a dovere da una produzione elaborata su misura da due maghi del mixer, i produttori Roy Z (autore dei suoni dei dischi meglio prodotti di Judas Priest, Helloween, Bruce Dickinson e Halford) e Jens Bogren (a lui devono molto gli Amon Amarth, gli Opeth ed i Symphony X, e recentemente gli svizzeri Eluveitie). Vero e proprio campione della band è il singer Jan Thore Grefstad, che con il suo tono aspro ma ipermelodico si fa notare come migliore del combo in quasi tutti i brani. Tutti i pezzi sono ben composti e ben suonati, e sceglierne qualcuno da porre in evidenza mi sembra un azzardo di presunzione, comunque segnalo i miei preferiti, ovvero l'intensa title track e la drammatica "Eyes Of The Devil”; un bellissimo artwork impreziosisce il tutto. Davvero un graditissimo come back!
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