RISE TWAIN: Rise Twain
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02/09/2019I Rise Twain sono un duo originario di Philadelphia al suo debutto su Inside Out con l’omonimo album. Un debutto per modo di dire perché questo progetto è il risultato dell’unione dei cantautori Brett William Kull (produttore, ingegnere audio e membro di Echolyn, Grey Eye Glances e New Progressives di Francis Dunnery) e Jeff D. Beck (Beck-Fields, The Scenic Route, autore e drammaturgo) quindi professionisti dalla carriera più che ventennale. L’incontro fra i due autori è avvenuto durante la produzione di un lavoro da parte di Brett, della band The Scenic Route. È chiaro fin dal primo ascolto che la caratura degli artisti è molto alta. Le sonorità si rifanno all’alternative rock, soul, blues, in particolare a Jeff Buckley del quale si riconoscono alcuni arrangiamenti e il modo di porre la voce; la traccia d’apertura “Everspring” ne è un esempio. Si intravedono anche alcune tinte progressive mutuate dalle esperienze precedenti di entrambi i musicisti come sulla traccia “Golden”. Una parte più blues/rock viene esposta in “Death Of Summer” mentre il lato più intimo è espresso dai brani “Oh This Life” e “Prayers”. Nella parte finale del disco esce il lato più pop e sognante con “Into A Dream” mentre con “That Is Love” il duo ci daluta con una ballata fievole e grintosa al tempo stesso. Le voci nei brani si alternano e si compenetrano in modo quasi perfetto diversificando le sonorità senza mai estraniare l’ascoltatore e senza mai cercare l’emulazione del grande Jeff Buckley ma mantenendo, su ogni brano, la propria personalità. Ottimo anche il lavoro strumentale eseguito principalmente da Kull che con pochi accorgimenti cambia, calma, amplifica le sensazioni. Un album che ci riporta agli albori degli anni ’90 quando il rock alternativo voleva far sognare e riflettere le persone. Un album da ascoltare in una cupa giornata piovosa con un tè caldo e un fuoco acceso per compagno.
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