RANDOM DAMAGE: HUMAN FLYTRAP
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11/12/2007L'attuale progetto dell'ex Annihilator Ray Hartmann propone un Heavy fortemente melodico, influenzato da un Hard Rock tecnico e ricercato. Le nove tracce di 'Human Flytrap' propongono un cupo viaggio nella mente di Ray e nella società moderna, attraverso sonorità che si focalizzano prevalentemente su mid-tempo che facilitano giri di chitarra ipnotici e voce sottilmente tagliente. Risulta difficile inquadrare l'album come disco Metal, visto che la componente melodica è esasperata a limiti estremi, ma la ripresa costante di chitarre e l'appensatimento del drumming, quadrato e quasi esplosivo, aiutano a muovere in questa direzione. Certo nulla di troppo forte, come si diceva siamo molto più vicini all'Hard Rock; nel complesso si tratta certamente di un disco di abbastanza semplice digeribilità, almeno in termini di ampiezza di pubblico; a rendere il boccone un po' più per appassionati ci pensa l'atmosfera fortemente cupa, che permea l'intero lavoro attraverso un songwriting chiaramente votato all'analisi disillusa del mondo in cui viviamo. Una dose in più di velocità non avrebbe comunque nuociuto ad un disco che, di per sè, risulta essere valido ma lento allo scorrere, con il rischio di essere alla fine non noioso, ma sicuramente poco scorrevole. Peccato, perchè le carte da giocare ci sono tutte. Difficile dire se ciò che si chiede sia un cambio di argomento più che di stile, ma nel complesso si può senza difficoltà sostenere che una marcia manca, e che sarebbe meglio ripararla.
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