QUICKBOURN: BEYOND GROUND ZERO
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17/05/2008Il progetto Quickbourn nasce dalle menti di due musicisti di Amburgo (Thomas Kirschler e Christian Meyer-Pedersen) nel 2006 ed arriva oggi nelle nostre pagine col debut album 'Beyond Ground Zero'. Il platter risulta essere l'unione delle influenze dei due quindi un cocktal fra influenze rock/prog settantiane e blues/rock sessantiane: il risultato è composto da dieci canzoni (per un totale di 50 minuti) in cui il rock, con una lieve patina progressiva, si incontra con ritornelli che ammiccano all' AOR e con tracce degne figlie di quel rock, sessantiano e sanguigno, tipico dei Rolling Stones. Come songwriting siamo su ottimi livelli: le tracce scorrono in modo fluido alternando momenti più tecnici a sprazzi di sano rock 'n' roll fresco e rilassante: le vocals di Christian Meyer-Pedersen risultano buone anche se in un paio di tracce le linee vocali non mi sembrano azzeccate per il tipo di ugola. Niente di irreparabile comunque, visto che il platter nella sua interezza non risente tanto di questi due episodi isolati. La produzione è molto buona, così come l'inquietante cover che ricorda i tragici fatti dell'11 settembre 2001. In definitiva il disco è piacevole, si fa ascoltare con facilità e vi promette momenti di sano rock con alcune venature progressive: recatevi sul sito della band e date un ascolto alle canzoni presenti. Io intanto riascolto 'Beyond Ground Zero' confidando nel fatto che la prossima uscita targata Quickbourn sarà ancora più interessante.
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