GHOST CIRCUS: CYCLES
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12/09/2006Chris è americano, Ronald olandese: il destino li ha voluti far incontrare nel 2004 su internet e, dopo due anni passati a dialogare e a scrivere pezzi a distanza, oggi sono alla prova del fuoco. "Cycles" è il debutto dei Ghost Circus, band prog rock creata da questo eclettico duo: un mix di diversi background sia personali sia musicali, che si concretizza in un bell'ibrido AOR prog di discreto fascino ed originalità. Le nove canzoni presenti, per una durata di circa un'ora, ci mostrano un duo in forma e capace di esprimersi su buoni livelli, dando vita a canzoni complesse, articolate ma al contempo molto melodiche: lontani anni luce dall'ipertecnicismo fine a se stesso, i Ghost Circus puntano in primis a colpire al cuore l'ascoltatore, grazie a melodie fresche, non banali, ma di sicuro impatto. "Broken Glass", la title track dal gusto ottantiano e "The Distance" sono, a mio avviso, le canzone più belle e coinvolgenti dell'album: da rimarcare anche il DNA maledettamente progressivo dell'imponente "Trick Of The Light" e le vellutate atmosfere '80 di "Let It Flow". In definitiva un disco interessante per gli amanti del prog non troppo impegnativo che amano vedere il loro genere preferito contaminato con l'AOR. Per gli altri potrebbe essere un buon motivo per ascoltare qualcosa di nuovo, sicuramente degno di nota come produzione, tecnica esecutiva e songwriting: andate sul sito della ProgRock Records ed ascoltatevi i sample, vedrete che non ve ne pentirete...
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