QUEENSRYCHE: DEDICATED TO THE CHAOS
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23/07/2011I Queensryche da sempre cambiano pelle. Non sai mai cosa aspettarti quando si presenta all'orizzonte un nuovo album, ed il nostro approccio è di quelli giusti considerata la versatilità produttiva della band di Seattle: curiosità e grosse aspettative. Non da meno con il nuovo 'Dedicated To The Chaos', disco dal titolo stimolante e dalla lunghezza tale che ti aspetti qualcosa di davvero interessante. Geoff Tate e soci la pelle la cambiano di nuovo, dimostrano essere un gruppo creativo a tutto tondo che intende la musica come forma d'arte prima ancora di un mezzo d'intrattenimento, di uno stile di vita, di un genere musicale specifico. Nobile come intento, se non fosse che non sempre i Ryche degli ultimi 15 anni sono riusciti a finalzzare molto sul piano pratico. Probabilmente perchè non hanno mai seguito completamente un filo logico lungo la loro evoluzione, ripartendo quasi sempre da capo. Succede ancora una volta con questa nuova fatica. 'Dedicated To The Chaos' è un disco asciutto, ritmicamente a dir poco chirurgico, ma come tale non trasmette alcuna vibrazione. Se non fosse per l'idea che sta alla base dei brani, tipicamente rock con incursioni nel funk, di tanto in tanto nelle progressioni in stile rushiano ed un'eleganza di fondo che ammalia, sarebbe un album da dimenticare presto. Perduto l'interesse tecnico-concettuale, lo stesso perde presto fascino perchè offre poco per farsi ricordare. Non un brano eccellente, non un momento emotivamente intenso, pochi i passaggi interessanti, nessuna apertura melodica convincente. Tate è come sempre immenso, i suoni come al solito ricercati, e la performance della band è di spessore, ma non bastano a dare un senso compiuto ad un cd che alla lunga risulta inodore, impalpabile. Vanno premiati il coraggio, la voglia di rimettersi sempre in gioco, ma stiamo ancora aspettando il disco "definitivo" della seconda metà della carriera del gruppo.
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