PROTO~KAW: BEFORE BECAME AFTER
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24/05/2004Molti si chiederanno chi sono i Proto~Kaw, ma innanzitutto spieghiamo da dove nasce il nome stesso: Proto~Kaw significa "Early Kansas" (proto = versione primordiale, Kaw = parola nativa americana per indicare il Kansas). Il nome è stato scelto per la pubblicazione nel 2002, da parte della Cuneiform, di un album ("Early Recordings From Kansas 1971-1973") contenente i pezzi provenienti dai vari demo di inizio anni '70, che hanno fatto conoscere il gruppo dal quale nel 1974 sono nati i Kansas. Il successo di quest'album ha convinto i musicisti di questa formazione primordiale pre-Kansas a riunirsi e a creare insieme un vero e proprio nuovo album. Così è nato "Before Became After". La line up è, quindi, di grandissimo livello, e il risultato non può essere che paritetico: l'album è uno splendido esempio di puro progressive rock dove nulla è lasciato al caso, i cui componenti formano un'amalgama perfetta: ognuno ha portato in dote le esperienze maturate nei trent'anni passati fra Kansas e altre band/collaborazioni, anche se il grosso del lavoro lo si deve tutto al genio di Livgren, vero cuore pulsante del progetto. Bisogna ammettere che può essere inevitabile fare un confronto con i Kansas, ma dobbiamo ricordarci che di fronte abbiamo i Proto-Kaw, e qualche differenza è d'obbligo. La maggiore diversità che si può notare è legata ad un'annotazione sonora più "jazz-rock fusion", che salta all'orecchio in maniera ecclatante in canzoni come "Quantum Leapfrog". Tale direzione stilistica è evidenziata dal sapiente uso del sassofono e del flauto da parte di Bolton, che ha permesso di dare questo particolare tocco all'album. Nonostante ciò, non posso esimermi dall'affermare che tutti i fans dei grandissimi Kansas non potranno che apprezzare anche la musica propostaci dai Proto-Kaw. "Before Became After" è senza dubbio tutto quello che l'ascoltatore si aspetta quando si parla di progressive rock, e questo non può che candidarlo come uno dei migliori album del genere per l'anno 2004. Ma non solo a loro si può rivolgere questo lavoro: la sua ariosità e il suo spaziare nel genere stesso possono renderlo appetibile anche a coloro che non fanno del prog la loro ragione di vita, allargandone il bacino d'utenza. Una nota particolare di merito va anche alla copertina, che presenta la versione della fenice, il fantastico uccello che rinasce dalle proprie ceneri, vista dai Prot-Kaw (vero e proprio simbolo della rinascita della band), anche se al posto del fantastico uccello vi si ritrova uno dei simboli americani per antonomasia: il bufalo. Per i fans più accaniti e per i collezionisti voglio segnalare inoltre che l'album, nella sola versione americana, esce anche in "special edition" con un secondo CD contenete altri pezzi e una traccia video con relativa intervista ai componenti del gruppo.
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