PRETTY MAIDS: SPOOKED
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21/03/2004I fasti degli eighties sono lontani e le certo non del tutto soddisfacenti prove della prima meta’ dei novanta ce lo dimostrano. Tre anni sono trascorsi dall’interlocutorio “Scream”,e certamente ora come ora qualcosa è cambiato. Finalmente tutto quadra e le melodie si sposano alla grande con una ritrovata grinta, recentemente paventata solo in parte. Per farla breve “Spooked” è il disco più duro mai composto dalla band danese fino all’anno di grazia 1997 e rappresenta un nuovo corso fatto di albums da incorniciare. Sicuramente parte del merito è da attribuire al ritorno come producer di Tommy Hansen che riesce dove Flemming Rasmussen ha fallito, ovvero ridare credibilita’ al gruppo. La sinistra intro “Resurrection” esplode nella terremotante “Freakshow”: un pugno allo stomaco. La suadente ”Die with your Dreams”, ricca di pathos, rende giustizia all’espressivita’ di chi come loro ha sempre dato importanza al feeling. Passa quasi inosservata l’ottima ballad “If Can’t be Love” in favore delle pesanti “Fly Me Out” e “Spooked”, mentre ”Live Until It Hurts” e “Never Too Late” vedono una piccola “rivincita” delle keys, rinverdendo il periodo ‘87/’90. Ennesima cover per i Nostri ed ora è la volta di “Hard Luck Woman”, resa in maniera impeccabile.
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