PRETTY MAIDS: RED, HOT & HEAVY
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15/02/2004Parlare di una band che suona da vent'anni circa potrebbe essere banale, ma non nel nostro caso perché i danesi Pretty Maids, a mio giudizio, non hanno ricevuto mai la piena consacrazione/considerazione(e non solo in Italia)."Red,Hot & Heavy" rappresenta, oltre al primo full-lenght(dopo l'omonimo EP dell'anno prima, acerbo, comunque capace di procurare loro un contratto con la CBS), anche quello che sarà il leit motiv della loro carriera, ovvero un sapiente mix tra heavy classico e hard melodico. Dopo una intro ("Fortuna")che ci riporta alla mente l'excalibur di fantozziana memoria, irrompe "Back To Back", uno dei cavalli di battaglia in assoluto del gruppo(coverizzato anche dagli Hammerfall) che già mostra il talento del singer Paul Christensen(alias Ronnie Atkins), dalla voce ora al vetriolo, ora dolce(pare di ascoltare veramente due singer), e dell'axeman Kenneth Hansen(alias Ken Hammer),dal chitarrismo semplice ed efficace. Si prosegue con la title track, anthem in stile "Denim & Leather", per poi giungere a "Waitin'For The Time", una delle tante semi-ballad tanto care al repertorio dei nostri.Tenendo presente che il resto del cd si mantiene su buoni livelli, bisogna segnalare la buona riuscita della cover "Little Darling"(by Phil Lynott), nonché la curiosa somiglianza tra "A Place In The Night" e "Runaway"di Bon Jovi, entrambe dello stesso anno.
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