PRETTY MAIDS: FUTURE WORLD
data
11/02/2004Stranamente, dalla seconda metà degli eighties i Pretty Maids hanno sfornato due album, uno ogni tre anni, "Future World" e "Jump The Gun" che, per chi scrive, costituiscono i picchi più alti della loro ventennale carriera.Come spesso accadeva, si poteva facilmente essere sviati dal look di una band, ed i nostri l'hanno sicuramente data a bere a molti. Infatti, dietro quelle spoglie dai richiami glam si celava un sound proveniente direttamente dalla NWOBHM, sapientemente levigato ed aggraziato da un uso intelligente di keys.Ricordo ancora il video della title track(una corsa sfrenata su di un highway americana): adrenalina pura per uno dei pezzi metal più belli mai partoriti.Dopo la rocciosa "We came to rock" ed una "Love Games" soffiata letteralmente agli Europe, arriviamo alla militare "Yellow Rain". Ricordate "Coming Home" degli Scorpions(No?!?Rimediate in fretta!): immaginate una parte iniziale arpeggiata(che emozione il suono in sottofondo dell'elicottero), che poi esplode in un bellicoso speed metal(sempre in chiave Pretty Maids).Che dire inoltre di "Loud'n'Proud"? Che non sono stati solo gli Helloween ad "ispirare" gruppi come gli Stratovarius. “It's a Long Way To Go", come recita appunto l'ultima traccia, ed il combo danese ha mantenuto fede superando indenne le bizze del music biz.
Commenti