PRETTY MAIDS: ALIVE AT LEAST
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22/05/2003I live concert non mi piacciono. Mai piaciuti. Tranne rare eccezioni e tranne qualche live "classico", li ho sempre ritenuti inutili per il semplice fatto che la vera esperienza dal vivo è la dimensione reale, cioè la presenza ad un concerto. Mia inclinazione, per carità, ma i surrogati non sono il mio forte. E considerato che negli ultimi anni i cd live escono a braccetto con il supporto video in DVD, le mie preferenze si sono spostate totalmente su quest'ultimo annullando completamente l'interesse per i primi. Dopo questa introduzione magari molti si staranno chiedendo il perché della mia decisione di recensire un disco dal vivo. Ebbene, questo vuole essere un pretesto per parlare di una grandissima band nota a pochi solo per nome, ed a molti meno(fortunati) per avere seguito o ascoltato l'intero ventennio di carriera che la band danese si porta sulle spalle. Si, i Pretty Maids sono una grande band! Una band mai statica, mai doma, che ha abbracciato diversi di quegli stili che coabitano all'intorno della scena del rock duro. Fin dagli esordi prettamente heavy, quel "Red Hot & Heavy" che ancora miete vittime, alle evoluzioni melodiche successive, quelle pomp metal di "Future World" e quelle più energiche ma pur sempre profondamente catchy di "Jump The Gun". E per tutti gli anni '90 fino alle recentissime prove del nuovo millennio il combo, indomito, ha sempre fornito prove convincenti senza cedere mai di un passo ed abbracciando tutte le sonorità che hanno fatto dei Pretty Maids una band inimitabile. Come? Con una professionalità ed una fame di suonare quello che effettivamente piace, in giro per il mondo, che ha, forse, pochi pari. In questo live sono racchiuse solo alcune delle song che hanno fatto la storia del gruppo, e la scaletta, per chi li conosce bene, potrebbe anche essere posta in discussione perché la scelta di certi brani a discapito di altri non è condivisibile. Ma questo è comunque un disco targato Pretty Maids, e solo per questo motivo va rispettato perché l'onestà è quella di sempre, così come la voglia di divertirsi anche cantando di questioni serie. Poi, la scelta è, comunque, solo un ulteriore limite imposto dai live concert. Magari potrebbe essere il tipico punto di partenza per chi non ha mai ascoltato niente di loro, anche se non ascolterebbe il meglio. Quindi, visto che questa recensione è solo un fottuto pretesto, consiglio di rintracciare uno qualsiasi dei dischi in studio prima che mi incazzi sul serio. La vostra vita potrebbe anche suonare migliore.
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