PRAYING MANTIS: Katharsis
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31/01/2022I Praying Mantis, le cui origini risalgono agli inizi degli anni '70 e che hanno sempre fatto perno sulle figure dei fratelli Timo e Chris Troy sono stati inseriti fin dal 1981 nel cosiddetto calderone della NWOBHM, anche se possiamo considerarli un po' come una band di frontiera, tra heavy metal e melodic hard rock, e ciò si è rivelato per loro come un'arma a doppio taglio, non sermpre apprezzati dai metallers più oltranzisti. Una band per pochi intimi insomma, ma ciò non toglie che nel corso della loro lunga carriera abbiamo pubblicato dei prodotti di valore come lo stesso debut album 'Time Tell No Lies' e 'Predator In Disguise' tra i più significativi. Col passare degli anni il loro sound si è progressivamente indirizzato verso il melodic rock, la qualità non sempre si è rivelata eccelsa ma parliamo comunque di prodotti più che dignitosi come questo nuovo di zecca 'Katharsis' ancora una volta ben diretto da Timo e Chris e capace di piazzare alcuni colpi vincenti come "Cry For The Nations", splendido pomp rock cantato magistralmente da Jaycee Cuijpers oppure "Closer To Heaven" dall'appeal AOR, molto bene anche "Don’t Call Us Now" che rimanda un po' ai gruppi hard rock della seconda metà dei seventy distinguendosi molto nel chorus, soddisfacente anche la ballad "Sacrifice" dal gusto assai raffinato. Senza commettere particolari svarioni, qua e là si ha la sensazione che la band non abbia l'ispirazione ai massimi livelli ma sul piano del songwriting non ci sono problemi di tenuta e i brani dal punto di vista della melodia sono ben sviluppati e, aspetto più importante, rendersi piacevoli con il cantante Jaycee assolutamente sempre all'altezza del delicato ruolo di vocalist più che mai fondamentale in un stile come questo.
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