PERSIANA JONES: JUST FOR FUN
data
09/06/2007Rieccoli qui, i torinesi Persiana Jones. A quattro anni di distanza dal precedente Brace For Impact (2003), dopo un lungo ed estenuante tour che li ha portati a calcare i palchi d’Italia e di tutta Europa, è ora sugli scaffali dei negozi il recente Just For Fun, ossia quello che dovrebbe essere (a meno di clamorosi ripensamenti) il loro ultimo disco, dopo quasi vent’anni di onorata carriera artistica. Ci sarà chi si strapperà i capelli per la disperazione e chi, al contrario, abbozzerà un sorrisetto compiaciuto per questa decisione; resta il fatto che, che ci piaccia o no, i Persiana Jones sono stati un’istituzione della scena alternativa degli anni ’90, e sapere che questa esperienza è finita lascia comunque un po’ l’amaro in bocca. Il loro abbandono della scena musicale è il segno inequivocabile che un’epoca sta finendo (se non è già finita da un pezzo), e per noi inguaribili nostalgici ciò è sempre motivo di malinconia. Consoliamoci dunque con questo ultimo lavoro, che li riporta nei nostri sterei dopo quattro anni di silenzio (se si esclude il doppio live Another Show, datato 2004). La prima cosa da rilevare è l’inserimento in formazione di due nuovi elementi: il primo è dj Ciaffo, che impreziosisce il suono della band con scratch e rumori vari, mentre il secondo è Whito alla chitarra, che si aggiunge allo storico chitarrista Bob. Questi nuovi innesti non passano certo inosservati e già ad un primo ascolto ci si accorge subito che qualcosa nel loro sound è cambiato; particolarmente rilevante è il lavoro di dj Ciaffo, che porta una ventata di freschezza ad un sound che, dopo quasi vent’anni, rischiava di diventare stantio. Non si creda comunque che l’anima del gruppo sia stata stravolta: i Persiana Jones sono sempre loro e i loro fan più intransigenti di certo apprezzeranno anche questo disco, mentre i loro critici sicuramente non muteranno opinione. Da segnalare, fra gli ospiti, Bunna degli Africa Unite (suo il cantato di “Hooked On A Feeling” dei Blue Swede, già colonna sonora del film “Le Iene”) e Tony Mancino, un giovane rapper torinese. Un buon lavoro dunque, anche se forse, trattandosi del loro disco di commiato, sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più.
Commenti